Si tratta di quella che al suo apparire è stata definita la peggior malattia del secolo, o forse del millennio. Stiamo parlando di Ebola, la malattia africana che prende il nome da un fiume del Congo. Fino ad ora era rimasta limitata alle foreste, nei luoghi più sperduti, perché chi si ammalava, tendeva a fuggire nelle foreste per non infettare chi gli stava vicino e in più cercava di nascondersi per la vergogna, a causa della devastazione generale del corpo. Il morbo ha colpito sempre gli indigeni del centro Africa, fuorché alla fine degli anni novanta, quando degli ammalati hanno cercato rifugio negli ospedali dove hanno contagiato 2 suore italiane, subito decedute.
Galvani A. (2014). Ebola non è nuova. DUEMILAOTTONEWS, 1, 1-3.
Ebola non è nuova
GALVANI, ADRIANA
2014
Abstract
Si tratta di quella che al suo apparire è stata definita la peggior malattia del secolo, o forse del millennio. Stiamo parlando di Ebola, la malattia africana che prende il nome da un fiume del Congo. Fino ad ora era rimasta limitata alle foreste, nei luoghi più sperduti, perché chi si ammalava, tendeva a fuggire nelle foreste per non infettare chi gli stava vicino e in più cercava di nascondersi per la vergogna, a causa della devastazione generale del corpo. Il morbo ha colpito sempre gli indigeni del centro Africa, fuorché alla fine degli anni novanta, quando degli ammalati hanno cercato rifugio negli ospedali dove hanno contagiato 2 suore italiane, subito decedute.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.