Parlare della presenza dell’italiano nella lessicografia catalana vuol dire prendere in analisi un periodo che va dalla seconda metà del Cinquecento ai nostri giorni. In effetti, benché le opere italiane più importanti del ’300 e del ’400 abbiano avuto delle traduzioni catalane quasi contemporanee, a tutt’oggi non disponiamo di notizie sui materiali lessicografici eventualmente utilizzati dai nostri traduttori medievali. Non vi sono tracce di repertori o glossari compilati durante l’occupazione catalana della Sicilia (Pietro il Grande, 1282) e della Sardegna (Alfonso IV il Bonario 1323-1327), e nemmeno nella corte napoletana di Alfonso V il Magnanimo (1416-1458), mecenate di poeti catalani, aragonesi e castigliani. Bisogna comunque ricordare che la maggior parte degli studiosi ha privilegiato l’analisi della letteratura, mentre la lingua è stata osservata con un approccio puramente filologico.
M. Carreras i Goicoechea (2006). La presenza dell’italiano nella lessicografia catalana: dagli antichi repertori plurilingui ai moderni dizionari catalano-italiano e viceversa. BOLOGNA : Clueb.
La presenza dell’italiano nella lessicografia catalana: dagli antichi repertori plurilingui ai moderni dizionari catalano-italiano e viceversa
CARRERAS GOICOECHEA, MARIA
2006
Abstract
Parlare della presenza dell’italiano nella lessicografia catalana vuol dire prendere in analisi un periodo che va dalla seconda metà del Cinquecento ai nostri giorni. In effetti, benché le opere italiane più importanti del ’300 e del ’400 abbiano avuto delle traduzioni catalane quasi contemporanee, a tutt’oggi non disponiamo di notizie sui materiali lessicografici eventualmente utilizzati dai nostri traduttori medievali. Non vi sono tracce di repertori o glossari compilati durante l’occupazione catalana della Sicilia (Pietro il Grande, 1282) e della Sardegna (Alfonso IV il Bonario 1323-1327), e nemmeno nella corte napoletana di Alfonso V il Magnanimo (1416-1458), mecenate di poeti catalani, aragonesi e castigliani. Bisogna comunque ricordare che la maggior parte degli studiosi ha privilegiato l’analisi della letteratura, mentre la lingua è stata osservata con un approccio puramente filologico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.