Il genere Yucca (famiglia delle Liliaceae) comprende oltre 40 specie di piante perenni, dalle caratteristiche arbustive: le foglie, spesse, nastriformi, talora con apice spinoso, crescono a ciuffi alla sommità dei tronchi legnosi. Sono specie (Y. gloriosa, Y. elephantipes) dalla crescita molto lenta, adatte sia alla coltivazione in appartamento, sia all’aperto, ove sviluppano al centro della rosetta di foglie infiorescenze molto belle ed appariscenti, formate da fiori bianchi campanulati. Le malattie La yucca è soggetta a numerose malattie, una delle quali è il “marciume basale” dovuto a Sclerotium rolfsii, che causa la morte della pianta in quanto colpisce il colletto del fusto. Molte altre malattie, sempre di origine fungina, interessano invece le foglie, provocando la comparsa di macchie o macule più o meno estese e compromettenti la bellezza della pianta. Una delle più comuni è la “muffa grigia” da Botrytis cinerea (causa di “macchie nere”) che si sviluppa generalmente sulla melata emessa a seguito degli attacchi delle cocciniglie. Ecco perché occorre mantenere le foglie della yucca sempre ben pulite, lavandole delicatamente con prodotti specifici o semplicemente con una spugna imbevuta di acqua e sapone. Altre “maculature fogliari” di origine fungina sono quelle causate da funghi anch’essi molto comuni sulle piante d’appartamento, quali Stigmina concentrica e Phyllostica spp. Il primo patogeno si riconosce per la comparsa di ampie macchie brunastre, di forma allungata o rotondeggiante, con aree di seccume al centro, ove si formano le tipiche fruttificazioni disposte in maniera concentrica. Il fungo Phyllostica determina, soprattutto sulle foglie più vecchie, la comparsa di macchie di colore giallo, poi marrone, ad andamento irregolare. Le “maculature fogliari” di origine virale consistono nella comparsa, sulle foglie più adulte, di macchiette gialle e/o biancastre (una sorta di punteggiatura) a cui si accompagna il disseccamento della lamina a partire dall’apice. Cosa fare? Occorre innanzitutto saper distinguere, visivamente, la “natura” della maculatura: se dovuta ad un fungo o ad un virus. Nel primo caso, è necessario asportare e distruggere le foglie sintomatiche per evitare ulteriori infezioni. Raramente si registrano danni talmente gravi da dovere ricorrere a principi attivi; nel caso, è consigliabile utilizzare sali di rame come ossicloruro di rame-50 (irritante) alla dose di 200 grammi per 100 litri di acqua (i trattamenti vanno eseguiti in primavera ed in autunno, e ripetuti 2-3 volte, ad intervalli regolari di 15-20 giorni, a seconda dell’intensità dei sintomi). Nel caso invece di maculature virali….non c’è rimedio. Unica raccomandazione: evitiamo di moltiplicare la yucca per non ottenere altri individui infetti.
M.G.Bellardi (2006). Le malattie fogliari della Yucca. GIARDINI, 223, 67-67.
Le malattie fogliari della Yucca
BELLARDI, MARIA GRAZIA
2006
Abstract
Il genere Yucca (famiglia delle Liliaceae) comprende oltre 40 specie di piante perenni, dalle caratteristiche arbustive: le foglie, spesse, nastriformi, talora con apice spinoso, crescono a ciuffi alla sommità dei tronchi legnosi. Sono specie (Y. gloriosa, Y. elephantipes) dalla crescita molto lenta, adatte sia alla coltivazione in appartamento, sia all’aperto, ove sviluppano al centro della rosetta di foglie infiorescenze molto belle ed appariscenti, formate da fiori bianchi campanulati. Le malattie La yucca è soggetta a numerose malattie, una delle quali è il “marciume basale” dovuto a Sclerotium rolfsii, che causa la morte della pianta in quanto colpisce il colletto del fusto. Molte altre malattie, sempre di origine fungina, interessano invece le foglie, provocando la comparsa di macchie o macule più o meno estese e compromettenti la bellezza della pianta. Una delle più comuni è la “muffa grigia” da Botrytis cinerea (causa di “macchie nere”) che si sviluppa generalmente sulla melata emessa a seguito degli attacchi delle cocciniglie. Ecco perché occorre mantenere le foglie della yucca sempre ben pulite, lavandole delicatamente con prodotti specifici o semplicemente con una spugna imbevuta di acqua e sapone. Altre “maculature fogliari” di origine fungina sono quelle causate da funghi anch’essi molto comuni sulle piante d’appartamento, quali Stigmina concentrica e Phyllostica spp. Il primo patogeno si riconosce per la comparsa di ampie macchie brunastre, di forma allungata o rotondeggiante, con aree di seccume al centro, ove si formano le tipiche fruttificazioni disposte in maniera concentrica. Il fungo Phyllostica determina, soprattutto sulle foglie più vecchie, la comparsa di macchie di colore giallo, poi marrone, ad andamento irregolare. Le “maculature fogliari” di origine virale consistono nella comparsa, sulle foglie più adulte, di macchiette gialle e/o biancastre (una sorta di punteggiatura) a cui si accompagna il disseccamento della lamina a partire dall’apice. Cosa fare? Occorre innanzitutto saper distinguere, visivamente, la “natura” della maculatura: se dovuta ad un fungo o ad un virus. Nel primo caso, è necessario asportare e distruggere le foglie sintomatiche per evitare ulteriori infezioni. Raramente si registrano danni talmente gravi da dovere ricorrere a principi attivi; nel caso, è consigliabile utilizzare sali di rame come ossicloruro di rame-50 (irritante) alla dose di 200 grammi per 100 litri di acqua (i trattamenti vanno eseguiti in primavera ed in autunno, e ripetuti 2-3 volte, ad intervalli regolari di 15-20 giorni, a seconda dell’intensità dei sintomi). Nel caso invece di maculature virali….non c’è rimedio. Unica raccomandazione: evitiamo di moltiplicare la yucca per non ottenere altri individui infetti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.