Ustioni fogliari sul Ficus

Nel disporre le piante d’appartamento nelle varie stanze, occorre tenere conto della loro adattabilità al luogo in cui si desidera inserirle. Ciò non è affatto semplice, soprattutto se si tiene conto che la maggior parte delle piante che teniamo in casa proviene da zone tropicali, quindi da climi molto umidi. I vari Ficus, ad esempio, come F. elastica, F. lyrata, F. pumila, ecc., prediligono posizioni non solo umide, ma anche luminose, con luce viva, mai però quella diretta. L’ideale sarebbe disporre i vasi lontano da porte e finestre, magari al centro della stanza (cosa difficile da realizzare) e dalle possibili correnti d’aria. Se proprio dobbiamo collocare il nostro bel F. elastica vicino ad ampie vetrate, è bene che queste siano provviste di doppi vetri o di tendaggi che attenuino le radiazioni solari, altrimenti si rischia la formazione sulle foglie di antiestetiche e pericolose ustioni. Ustioni fogliari Il fenomeno delle aree disseccate, più o meno ampie, ai margini delle grandi foglie dei Ficus è un fenomeno assai frequente. Una delle cause principali è l’azione ustionante dei raggi solari che si verifica soprattutto nel periodo estivo. Il rimedio è ovviamente semplice: occorre spostare la pianta in una zona maggiormente ombreggiata, soprattutto se si considera che F. pumila, F. diversifolia e F. radicans possono crescere bene anche in zone non troppo luminose. Non dimentichiamo mai, però, di mantenere una buona umidità ambientale pulendo delicatamente le foglie con una spugna strizzata in modo da eliminare anche la polvere: se le foglie dei Ficus si afflosciano vuol dire che l’aria è eccessivamente asciutta. Un altro fenomeno facilmente valutabile è quello delle “punte secche”, causato generalmente dalle scarse annaffiature, anche se, nelle piante ancora giovani, può essere dovuto al poco spazio disponibile (occorre perciò effettuarne il rinvaso). Se il fenomeno si verifica però sui Ficus, la causa può essere un’altra ben precisa: l’eccesso di cloro nell’acqua. Infatti, le piante appartenenti a questo genere sono molto sensibili alla presenza di questo “inquinante” il cui accumulo nelle foglie determina il disseccamento dell’apice fogliare. La porzione necrotica viene ad essere tipicamente separata dalla parte ancora integra mediante un tipico alone, di pochi millimetri di spessore, clorotico o giallo. Può seguire anche defogliazione della pianta. Ora che lo sappiano, ricorrere ai ripari è facile: utilizziamo acqua priva di cloro.