Similmente a molte piante ornamentali rampicanti o sarmentose da fiore (bignonia, gelsomino, glicine, ecc.), anche la clematide (Clematis spp.) è soggetta ad infezioni virali che ne deturpano l’aspetto estetico e decorativo. Numerosi “casi” sono stati segnalati sia in Europa che in vari Paesi del mondo, come USA e Nuova Zelanda. In Italia, al momento, è stata riportata su Clematis jackmanii e C. vitalba la presenza del virus della necrosi striata del tabacco (tobacco streak ilarvirus: TSV). I SINTOMI La clematide ornamentale infetta da TSV mostra un vistoso ingiallimento a livello delle nervature fogliari e piccole macchie bianche, compatte od anulari, sui petali dei fiori. Anche la comune “vitalba” infetta da questo virus evidenzia sulle foglie delle lineature gialle ed un vistoso schiarimento delle nervature (una sorta di “reticolatura”). IL PATOGENO TSV è un virus a particelle isodiametriche che infetta un elevato numero di piante erbacee, arbustive ed arboree, coltivate o spontanee, come il gladiolo, la rosa, la dalia, l’impatiens, ecc. Sono stati elencati, fino ad oggi, almeno 230 specie di ospiti naturali appartenenti a 35 famiglie botaniche. Questo virus è diffuso in natura da molte specie di tripidi che, nutrendosi di polline e tessuti vegetali infetti, trasportano detriti contenenti TSV da una pianta all’altra. Inoltre, il virus può essere facilmente trasmesso attraverso il seme con percentuali di infezione del 90%. COME COMPORTARSI Per prevenire la diffusione i TSV occorre eliminare dall’ambiente di coltivazione le piante spontanee “serbatoio” naturale del virus, ad iniziare dalla vitalba e proseguendo con erba medica, trifoglio e malvacee in genere. E’ poi necessario evitare le infestazioni di tripidi ed eliminare dal giardino le piante di clematide sintomatiche.

M.G.Bellardi (2005). Malattie da virus della clematide. GIARDINI, 211, 125-125.

Malattie da virus della clematide

BELLARDI, MARIA GRAZIA
2005

Abstract

Similmente a molte piante ornamentali rampicanti o sarmentose da fiore (bignonia, gelsomino, glicine, ecc.), anche la clematide (Clematis spp.) è soggetta ad infezioni virali che ne deturpano l’aspetto estetico e decorativo. Numerosi “casi” sono stati segnalati sia in Europa che in vari Paesi del mondo, come USA e Nuova Zelanda. In Italia, al momento, è stata riportata su Clematis jackmanii e C. vitalba la presenza del virus della necrosi striata del tabacco (tobacco streak ilarvirus: TSV). I SINTOMI La clematide ornamentale infetta da TSV mostra un vistoso ingiallimento a livello delle nervature fogliari e piccole macchie bianche, compatte od anulari, sui petali dei fiori. Anche la comune “vitalba” infetta da questo virus evidenzia sulle foglie delle lineature gialle ed un vistoso schiarimento delle nervature (una sorta di “reticolatura”). IL PATOGENO TSV è un virus a particelle isodiametriche che infetta un elevato numero di piante erbacee, arbustive ed arboree, coltivate o spontanee, come il gladiolo, la rosa, la dalia, l’impatiens, ecc. Sono stati elencati, fino ad oggi, almeno 230 specie di ospiti naturali appartenenti a 35 famiglie botaniche. Questo virus è diffuso in natura da molte specie di tripidi che, nutrendosi di polline e tessuti vegetali infetti, trasportano detriti contenenti TSV da una pianta all’altra. Inoltre, il virus può essere facilmente trasmesso attraverso il seme con percentuali di infezione del 90%. COME COMPORTARSI Per prevenire la diffusione i TSV occorre eliminare dall’ambiente di coltivazione le piante spontanee “serbatoio” naturale del virus, ad iniziare dalla vitalba e proseguendo con erba medica, trifoglio e malvacee in genere. E’ poi necessario evitare le infestazioni di tripidi ed eliminare dal giardino le piante di clematide sintomatiche.
2005
M.G.Bellardi (2005). Malattie da virus della clematide. GIARDINI, 211, 125-125.
M.G.Bellardi
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