Il testo fornisce una lettura storica dell'attività di progettazione dell'architetto messicano Luis Barragan (1902-1981) svolta negli anni tra il 1958 e il 1969. Le urbanizzazioni residenziali di Las Arboledas e Los Clubes, realizzate appena fuori i limiti del Distretto Federale, costituiscono l'emblematico esempio di quanto le strategie poste in atto dall'architetto per definire una propria idea di sviluppo urbano da mettere a servizio di Città del Messico siano arrivate a una fase di maturità. Al tempo stesso, l'analisi di questa "operazione finanziaria" può servire a proporre un'interpretazione dell'attività di Barragan alla luce del suo ruolo di imprenditore immobiliare e speculatore, oltre che di architetto e urbanista attento a ricercare un equilibrio tra la difesa dell'identità locale e l'apertura a ricerche internazionali. D'altra parte, l'interesse per questa vicenda può contribuire al lavoro di revisione storiografica sul Novecento, ancora in corso, che intende allargare i territori dell'indagine a una pluralità di soggetti e luoghi spesso sottovalutati e rintracciare le implicazioni del processo di internazionalizzazione delle culture architettoniche e della circolazione di modelli culturali, pratiche e saperi nel secondo dopoguerra.

Luis Barragan architetto e imprenditore a Città del Messico (1958-1969)

FORMIA, ELENA MARIA
2005

Abstract

Il testo fornisce una lettura storica dell'attività di progettazione dell'architetto messicano Luis Barragan (1902-1981) svolta negli anni tra il 1958 e il 1969. Le urbanizzazioni residenziali di Las Arboledas e Los Clubes, realizzate appena fuori i limiti del Distretto Federale, costituiscono l'emblematico esempio di quanto le strategie poste in atto dall'architetto per definire una propria idea di sviluppo urbano da mettere a servizio di Città del Messico siano arrivate a una fase di maturità. Al tempo stesso, l'analisi di questa "operazione finanziaria" può servire a proporre un'interpretazione dell'attività di Barragan alla luce del suo ruolo di imprenditore immobiliare e speculatore, oltre che di architetto e urbanista attento a ricercare un equilibrio tra la difesa dell'identità locale e l'apertura a ricerche internazionali. D'altra parte, l'interesse per questa vicenda può contribuire al lavoro di revisione storiografica sul Novecento, ancora in corso, che intende allargare i territori dell'indagine a una pluralità di soggetti e luoghi spesso sottovalutati e rintracciare le implicazioni del processo di internazionalizzazione delle culture architettoniche e della circolazione di modelli culturali, pratiche e saperi nel secondo dopoguerra.
2005
FORMIA E.M.
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