Al genere Ligularia (famiglia delle Compositae) appartengono oltre 150 specie di piante erbacee ornamentali apprezzate soprattutto per le foglie di grandi dimensioni ed i capolini fiorali che, in alcune specie, raggiungono anche 80-90 cm di altezza. La ligularia viene prodotta per essere utilizzata come pianta ornamentale in giardino, oppure per la produzione di foglie recise da inserire nelle composizioni (per ricorrenze e “defunti”) soprattutto in Liguria, Lazio, Campania, Sicilia e Puglia. Particolarmente coltivata per questo secondo utilizzo è Ligularia kaempferi. Per quanto riguarda l’aspetto economico, le tendenze della commercializzazione delle foglie recise di L. kaempferi registratesi a Sanremo (circa l’80% della produzione italiana di fronde recise viene commercializzata in questa città) dal 1998 al 2000 hanno messo in evidenza una stabilità di richiesta rispetto agli incrementi registratisi per altre piante verdi da foglia quali aralia, aspidistra e filodendro. Inoltre, dai dati forniti dal mercato floricolo di Terlizzi (che concentra circa il 60% della produzione del comprensorio di Bari), risulta una diminuzione della produzione di ligularia dato che le sue foglie, dotate di “media” durata in post-raccolta, non sembrano molto apprezzate dagli acquirenti. Nel 1992, in una coltivazione in piena aria della provincia di Imperia, sono state riscontrate piante le cui foglie evidenziavano grandi maculature ed aree compatte necrotiche. A seguito delle indagini virologiche eseguite, le piante sintomatiche sono state riscontrate infette dal virus della maculatura necrotica dell’impatiens (impatiens necrotic spot virus: INSV) e da quello del mosaico del cetriolo (cucumber mosaic virus: CMV). CMV era stato in precedenza osservato in infezione singola su ligularia coltivata nel Lazio, associato a leggero mosaico sulle foglie. Inoltre, ancora in Liguria, su piante caratterizzate da maculatura necrotica sulle foglie, è stato isolato un virus isodiametrico non identificato. Di seguito vengono riportati i risultati di un’indagine virologica eseguita su un campione sintomatico di L. kaempferi proveniente dalla Liguria, inviato al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali-Patologia Vegetale (Bologna), nel mese di luglio 2002. Materiali e metodi Il campione di ligularia esaminato era costituito da foglie caratterizzate da ampi anelli necrotici sparsi sul lembo fogliare, associati ad un mosaico poligonale clorico e/o giallo a volte particolarmente evidente (Figure 1,2,3,4). Queste foglie erano state recise da ligularie facenti parte di in impianto di tre anni, sito in località Taggia (Imperia), caratterizzato dalla raccolta continua delle foglie da febbraio ad ottobre. I sintomi erano stati notati per la prima volta nel secondo anno, sempre nel periodo estivo, sul 20-30% delle piante. Nel 2002 la percentuale d’infezione ha raggiunto il 70%, costringendo alla eliminazione di oltre 2000 foglie recise. Da notare che non tutte le foglie di una stessa pianta manifestavano la sintomatologia descritta: particolarmente colpite erano le foglie più vecchie, per cui il coltivatore ha “ripulito” gli esemplari sintomatici per lasciare solo le foglie giovani ancora indenni. Da un primo esame visivo, i sintomi sono stati diagnosticati quali tipici dell’infezione da Tospovirus, per cui le analisi sono state indirizzate all’individuazione di questi pericolosi patogeni mediante saggi immunoenzimatici del tipo DAS-ELISA. Dato che il precedente “caso” segnalato in Liguria su ligularia con una sintomatologia del tutto simile a quella del campione in esame indicava un’infezione mista di INSV con CMV, si è voluta verificare la presenza anche di questo secondo virus mediante PAS-ELISA. Sono stati inoltre eseguiti saggi biologici su piante indicatrici ed osservazioni al microscopio elettronico di preparati di succo fogliare di ligularia. Risultati e Discussione Dalla applicazione delle tecniche sierologiche DAS e PAS-ELISA ...

Infezione da INSV su Ligularia / Bellardi M.G.. - In: CLAMER INFORMA. - ISSN 0394-9435. - STAMPA. - 10:(2004), pp. 51-53.

Infezione da INSV su Ligularia

BELLARDI, MARIA GRAZIA
2004

Abstract

Al genere Ligularia (famiglia delle Compositae) appartengono oltre 150 specie di piante erbacee ornamentali apprezzate soprattutto per le foglie di grandi dimensioni ed i capolini fiorali che, in alcune specie, raggiungono anche 80-90 cm di altezza. La ligularia viene prodotta per essere utilizzata come pianta ornamentale in giardino, oppure per la produzione di foglie recise da inserire nelle composizioni (per ricorrenze e “defunti”) soprattutto in Liguria, Lazio, Campania, Sicilia e Puglia. Particolarmente coltivata per questo secondo utilizzo è Ligularia kaempferi. Per quanto riguarda l’aspetto economico, le tendenze della commercializzazione delle foglie recise di L. kaempferi registratesi a Sanremo (circa l’80% della produzione italiana di fronde recise viene commercializzata in questa città) dal 1998 al 2000 hanno messo in evidenza una stabilità di richiesta rispetto agli incrementi registratisi per altre piante verdi da foglia quali aralia, aspidistra e filodendro. Inoltre, dai dati forniti dal mercato floricolo di Terlizzi (che concentra circa il 60% della produzione del comprensorio di Bari), risulta una diminuzione della produzione di ligularia dato che le sue foglie, dotate di “media” durata in post-raccolta, non sembrano molto apprezzate dagli acquirenti. Nel 1992, in una coltivazione in piena aria della provincia di Imperia, sono state riscontrate piante le cui foglie evidenziavano grandi maculature ed aree compatte necrotiche. A seguito delle indagini virologiche eseguite, le piante sintomatiche sono state riscontrate infette dal virus della maculatura necrotica dell’impatiens (impatiens necrotic spot virus: INSV) e da quello del mosaico del cetriolo (cucumber mosaic virus: CMV). CMV era stato in precedenza osservato in infezione singola su ligularia coltivata nel Lazio, associato a leggero mosaico sulle foglie. Inoltre, ancora in Liguria, su piante caratterizzate da maculatura necrotica sulle foglie, è stato isolato un virus isodiametrico non identificato. Di seguito vengono riportati i risultati di un’indagine virologica eseguita su un campione sintomatico di L. kaempferi proveniente dalla Liguria, inviato al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali-Patologia Vegetale (Bologna), nel mese di luglio 2002. Materiali e metodi Il campione di ligularia esaminato era costituito da foglie caratterizzate da ampi anelli necrotici sparsi sul lembo fogliare, associati ad un mosaico poligonale clorico e/o giallo a volte particolarmente evidente (Figure 1,2,3,4). Queste foglie erano state recise da ligularie facenti parte di in impianto di tre anni, sito in località Taggia (Imperia), caratterizzato dalla raccolta continua delle foglie da febbraio ad ottobre. I sintomi erano stati notati per la prima volta nel secondo anno, sempre nel periodo estivo, sul 20-30% delle piante. Nel 2002 la percentuale d’infezione ha raggiunto il 70%, costringendo alla eliminazione di oltre 2000 foglie recise. Da notare che non tutte le foglie di una stessa pianta manifestavano la sintomatologia descritta: particolarmente colpite erano le foglie più vecchie, per cui il coltivatore ha “ripulito” gli esemplari sintomatici per lasciare solo le foglie giovani ancora indenni. Da un primo esame visivo, i sintomi sono stati diagnosticati quali tipici dell’infezione da Tospovirus, per cui le analisi sono state indirizzate all’individuazione di questi pericolosi patogeni mediante saggi immunoenzimatici del tipo DAS-ELISA. Dato che il precedente “caso” segnalato in Liguria su ligularia con una sintomatologia del tutto simile a quella del campione in esame indicava un’infezione mista di INSV con CMV, si è voluta verificare la presenza anche di questo secondo virus mediante PAS-ELISA. Sono stati inoltre eseguiti saggi biologici su piante indicatrici ed osservazioni al microscopio elettronico di preparati di succo fogliare di ligularia. Risultati e Discussione Dalla applicazione delle tecniche sierologiche DAS e PAS-ELISA ...
2004
Infezione da INSV su Ligularia / Bellardi M.G.. - In: CLAMER INFORMA. - ISSN 0394-9435. - STAMPA. - 10:(2004), pp. 51-53.
Bellardi M.G.
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