I crisantemi (Dendranthema spp.) sono fiori dai colori gioiosi e luminosi: luminosità evocata anche dal nome italiano che deriva da parole greche e che significa “Fiorente d’0ro”. Ne esistono infinite specie e varietà che si differenziano per la taglia, la forma ed il colore dei fiori e l’epoca di fioritura. Le specie da fiore reciso (con fioritura ottobre-novembre) non vengono solitamente coltivate un giardino dato che, purtroppo, nel nostro Paese, sono i fiori più adatti per adornare le tombe, mentre i crisantemi a “margherita” sono coltivati ovunque, adattandosi facilmente ad ogni tipo di terreno, sia a mezzo’ombra che in pieno sole. L’”Aspermia” Una delle tante malattie a cui è soggetta questa pianta presenta caratteristiche particolari ed insolite: è la così detta “aspermia”, nome che deriva dal patogeno responsabile, il virus dell’aspermia del pomodoro (TAV). A differenza di altre malattie virali su cui ci siamo soffermati in altre occasioni, vedi il mosaico giallo-oro su lavanda ed ibisco o le “decorazioni“ fogliari del geranio, in questo caso l’organo della pianta maggiormente colpito è il fiore. Il crisantemo infetto da TAV, infatti, è caratterizzato da deformazioni ed alterazioni cromatiche a carico dei fiori che appaiono incompleti, costituiti da petali più piccoli del normale, variamente arricciati ed attorcigliati, parzialmente decolorati o con macule e striature. Solo occasionalmente il lembo fogliare mostra un mosaico clorotico quasi impercettibile, mentre il vigore della pianta è notevolmente ridotto. Le condizioni climatiche possono inoltre favorire il mascheramento dei sintomi e, di conseguenza, cultivars di elevato valore agronomico e commerciale sono sovente portatrici latenti dell’infezione. Cosa fare? Trattandosi di una pianta moltiplicata agamicamente (per talea), TAV è stato per anni trasmesso con questo metodo di propagazione e, tramite gli scambi commerciali, è oggi diffuso ovunque si coltivi il crisantemo. Non meravigliamoci dunque se, acquistando in questo periodo dei suoi fiori, ci accorgiamo che i petali sono arricciati od incompleti: si tratta dell’infezione da TAV. Ma se la malattia interessa i crisantemi a “margherita” del nostro giardino è opportuno eliminarli tempestivamente per evitare che il virus, per mezzo di afidi, venga trasmesso alle altre piante ornamentali, come lilium, impatiens, margherite, ecc. e persino a quelle dell’orto, prima fra tutte il pomodoro, su cui causa danni non indifferenti.

Il crisantemo “arricciato” / Bellardi M.G.. - In: GIARDINI. - ISSN 0394-0853. - STAMPA. - 203:(2004), pp. 59-59.

Il crisantemo “arricciato”

BELLARDI, MARIA GRAZIA
2004

Abstract

I crisantemi (Dendranthema spp.) sono fiori dai colori gioiosi e luminosi: luminosità evocata anche dal nome italiano che deriva da parole greche e che significa “Fiorente d’0ro”. Ne esistono infinite specie e varietà che si differenziano per la taglia, la forma ed il colore dei fiori e l’epoca di fioritura. Le specie da fiore reciso (con fioritura ottobre-novembre) non vengono solitamente coltivate un giardino dato che, purtroppo, nel nostro Paese, sono i fiori più adatti per adornare le tombe, mentre i crisantemi a “margherita” sono coltivati ovunque, adattandosi facilmente ad ogni tipo di terreno, sia a mezzo’ombra che in pieno sole. L’”Aspermia” Una delle tante malattie a cui è soggetta questa pianta presenta caratteristiche particolari ed insolite: è la così detta “aspermia”, nome che deriva dal patogeno responsabile, il virus dell’aspermia del pomodoro (TAV). A differenza di altre malattie virali su cui ci siamo soffermati in altre occasioni, vedi il mosaico giallo-oro su lavanda ed ibisco o le “decorazioni“ fogliari del geranio, in questo caso l’organo della pianta maggiormente colpito è il fiore. Il crisantemo infetto da TAV, infatti, è caratterizzato da deformazioni ed alterazioni cromatiche a carico dei fiori che appaiono incompleti, costituiti da petali più piccoli del normale, variamente arricciati ed attorcigliati, parzialmente decolorati o con macule e striature. Solo occasionalmente il lembo fogliare mostra un mosaico clorotico quasi impercettibile, mentre il vigore della pianta è notevolmente ridotto. Le condizioni climatiche possono inoltre favorire il mascheramento dei sintomi e, di conseguenza, cultivars di elevato valore agronomico e commerciale sono sovente portatrici latenti dell’infezione. Cosa fare? Trattandosi di una pianta moltiplicata agamicamente (per talea), TAV è stato per anni trasmesso con questo metodo di propagazione e, tramite gli scambi commerciali, è oggi diffuso ovunque si coltivi il crisantemo. Non meravigliamoci dunque se, acquistando in questo periodo dei suoi fiori, ci accorgiamo che i petali sono arricciati od incompleti: si tratta dell’infezione da TAV. Ma se la malattia interessa i crisantemi a “margherita” del nostro giardino è opportuno eliminarli tempestivamente per evitare che il virus, per mezzo di afidi, venga trasmesso alle altre piante ornamentali, come lilium, impatiens, margherite, ecc. e persino a quelle dell’orto, prima fra tutte il pomodoro, su cui causa danni non indifferenti.
2004
Il crisantemo “arricciato” / Bellardi M.G.. - In: GIARDINI. - ISSN 0394-0853. - STAMPA. - 203:(2004), pp. 59-59.
Bellardi M.G.
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