La riduzione all’uso di farmaci spinge a cercare nuove strategie alimentari per migliorare accrescimento, salute, risposta immunitaria dei suini in allevamenti da reddito. Probiotici e prebiotici offrono la possibilità di modulare, da soli o in combinazioni nutraceutiche, la microflora gastrointestinale dell’ospite. L’integrazione della dieta con bifidobatteri può stimolare positivamente l’ecosistema intestinale, migliorando velocità di accrescimento e utilizzazione della razione alimentare. Sono state valutate le potenzialità probiotiche di bifidobatteri, le capacità prebiotiche di due diverse concentrazioni di frutto- e galattooligosaccaridi, gli effetti sinbiotici di sei combinazioni nutraceutiche. La verifica della colonizzazione di Bifidobacterium spp. nel contenuto di ceco è stata determinata attraverso il metodo colturale classico ed un protocollo di PCR diretta quantitativa, genere specifica. Si è valutata (64 soggetti) la capacità colonizzante di 12 ceppi selezionati tra le 4 specie B. breve, B. animalis subsp. lactis, B. suis e B. choerinum. Le migliori potenzialità probiotiche appartengono ai ceppi M 354 e RA 18 di B. animalis subsp. lactis ed al ceppo SU 891 di B. choerinum: la somministrazione comporta una riduzione del pH intestinale, incremento del livello di bifidobatteri nel ceco, assenza di diarrea. Si sono testate (64 soggetti), le capacità prebiotiche di diverse concentrazioni (2% e 4% della dieta) di due fruttooligosaccaridi, uno da inulina e uno da barbabietola e di un Galattooligosaccaride da siero di latte. Un effetto significativo sul livello dei bifidobatteri endogeni si osserva per il FOS da barbabietola al 4%. Il ceppo RA 18 di Bifidobacterium animalis subsp. lactis ed il ceppo Su 891 di B. choerinum sono stati testati infine (128 soggetti) combinando quattro diverse dosi di probiotico (0, 107, 109, 1011 ufc/day) con la concentrazione prebiotica di FOS individuata. Il solo ceppo di B. animalis subsp. lactis RA 18 determina un significativo aumento di peso corporeo linearmente con la dose somministrata. Il FOS interagisce sinergicamente con RA 18 incrementando significativamente i bifidobatteri.

Modesto M., D’Aimmo M.R., Stefanini I., Mazzoni M., Trevisi P., Tittarelli C., et al. (2006). VERIFICA DELLA COLONIZZAZIONE DI BIFIDOBACTERIUM SPP. ED EFFETTO DI PREBIOTICI NELLA DIETA DI SUINI IN SVEZZAMENTO. s.l : s.n.

VERIFICA DELLA COLONIZZAZIONE DI BIFIDOBACTERIUM SPP. ED EFFETTO DI PREBIOTICI NELLA DIETA DI SUINI IN SVEZZAMENTO

MODESTO, MONICA MARIANNA;STEFANINI, ILARIA;MAZZONI, MAURIZIO;TREVISI, PAOLO;BOSI, PAOLO;BIAVATI, BRUNO
2006

Abstract

La riduzione all’uso di farmaci spinge a cercare nuove strategie alimentari per migliorare accrescimento, salute, risposta immunitaria dei suini in allevamenti da reddito. Probiotici e prebiotici offrono la possibilità di modulare, da soli o in combinazioni nutraceutiche, la microflora gastrointestinale dell’ospite. L’integrazione della dieta con bifidobatteri può stimolare positivamente l’ecosistema intestinale, migliorando velocità di accrescimento e utilizzazione della razione alimentare. Sono state valutate le potenzialità probiotiche di bifidobatteri, le capacità prebiotiche di due diverse concentrazioni di frutto- e galattooligosaccaridi, gli effetti sinbiotici di sei combinazioni nutraceutiche. La verifica della colonizzazione di Bifidobacterium spp. nel contenuto di ceco è stata determinata attraverso il metodo colturale classico ed un protocollo di PCR diretta quantitativa, genere specifica. Si è valutata (64 soggetti) la capacità colonizzante di 12 ceppi selezionati tra le 4 specie B. breve, B. animalis subsp. lactis, B. suis e B. choerinum. Le migliori potenzialità probiotiche appartengono ai ceppi M 354 e RA 18 di B. animalis subsp. lactis ed al ceppo SU 891 di B. choerinum: la somministrazione comporta una riduzione del pH intestinale, incremento del livello di bifidobatteri nel ceco, assenza di diarrea. Si sono testate (64 soggetti), le capacità prebiotiche di diverse concentrazioni (2% e 4% della dieta) di due fruttooligosaccaridi, uno da inulina e uno da barbabietola e di un Galattooligosaccaride da siero di latte. Un effetto significativo sul livello dei bifidobatteri endogeni si osserva per il FOS da barbabietola al 4%. Il ceppo RA 18 di Bifidobacterium animalis subsp. lactis ed il ceppo Su 891 di B. choerinum sono stati testati infine (128 soggetti) combinando quattro diverse dosi di probiotico (0, 107, 109, 1011 ufc/day) con la concentrazione prebiotica di FOS individuata. Il solo ceppo di B. animalis subsp. lactis RA 18 determina un significativo aumento di peso corporeo linearmente con la dose somministrata. Il FOS interagisce sinergicamente con RA 18 incrementando significativamente i bifidobatteri.
2006
Ruolo della microbiologia nei settori agro-alimentare ed ambientale
21
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Modesto M., D’Aimmo M.R., Stefanini I., Mazzoni M., Trevisi P., Tittarelli C., et al. (2006). VERIFICA DELLA COLONIZZAZIONE DI BIFIDOBACTERIUM SPP. ED EFFETTO DI PREBIOTICI NELLA DIETA DI SUINI IN SVEZZAMENTO. s.l : s.n.
Modesto M.; D’Aimmo M.R.; Stefanini I.; Mazzoni M.; Trevisi P.; Tittarelli C.; Bosi P.; Biavati B.
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