Varnes et al. (1984) ha definito la pericolosità (hazard) a franare come la probabilità che un evento franoso avvenga in un determinato territorio in un dato periodo di tempo. La suscettività al dissesto è invece definita come la stima della propensione, in un determinato territorio, alla instabilità dei versanti calcolata sulla base di giudizi qualitativi, manca in questo caso il riferimento temporale (Carrara et al. 1998). La suscettività è normalmente rappresentata in forma cartografica nella quale, con colori diversi, sono raffigurate aree predisposte ad essere più o meno intensamente interessate da movimenti di massa. Lo studio si basa sulla individuazione dei fattori che influiscono sulla dinamica e sulla generazione dei dissesti, confrontati con la distribuzione delle frane. L’uso dei GIS e del trattamento statistico dei dati, ha permesso di sviluppare metodologie atte a determinare la propensione al dissesto (Van Western 1994; Carrara et al. 1995). Il continuo progredire delle piattaforme hardware e software consente di trattare una sempre maggiore mole di dati. In questo lavoro viene realizzata una mappa della suscettività al dissesto utilizzando modelli ad alta risoluzione.

Suscettività al dissesto / G. Giorgi. - STAMPA. - (2005), pp. 155-191. (Intervento presentato al convegno Secondo Forum Nazionale: Rischio di Frana e assetto idrogeologico nei territori collinari e montani tenutosi a Rimini nel 23 giugno 2005).

Suscettività al dissesto

GIORGI, GABRIELE
2005

Abstract

Varnes et al. (1984) ha definito la pericolosità (hazard) a franare come la probabilità che un evento franoso avvenga in un determinato territorio in un dato periodo di tempo. La suscettività al dissesto è invece definita come la stima della propensione, in un determinato territorio, alla instabilità dei versanti calcolata sulla base di giudizi qualitativi, manca in questo caso il riferimento temporale (Carrara et al. 1998). La suscettività è normalmente rappresentata in forma cartografica nella quale, con colori diversi, sono raffigurate aree predisposte ad essere più o meno intensamente interessate da movimenti di massa. Lo studio si basa sulla individuazione dei fattori che influiscono sulla dinamica e sulla generazione dei dissesti, confrontati con la distribuzione delle frane. L’uso dei GIS e del trattamento statistico dei dati, ha permesso di sviluppare metodologie atte a determinare la propensione al dissesto (Van Western 1994; Carrara et al. 1995). Il continuo progredire delle piattaforme hardware e software consente di trattare una sempre maggiore mole di dati. In questo lavoro viene realizzata una mappa della suscettività al dissesto utilizzando modelli ad alta risoluzione.
2005
Collana Ambiente e Territorio
155
191
Suscettività al dissesto / G. Giorgi. - STAMPA. - (2005), pp. 155-191. (Intervento presentato al convegno Secondo Forum Nazionale: Rischio di Frana e assetto idrogeologico nei territori collinari e montani tenutosi a Rimini nel 23 giugno 2005).
G. Giorgi
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