I rifiuti e la loro gestione rappresentano oggi uno dei problemi più sentiti e dibattuti per il rilevante impatto che gli stessi esercitano sull’ambiente. Il crescente aumento delle quantità di materiali smaltiti (o da smaltire) sta provocando nuovi e assillanti problemi cui è difficile far fronte, anche per l’insufficiente capacità di stoccaggio dei siti appositamente costituiti. La stessa evoluzione della società, dei sistemi produttivi, delle modalità di consumo e dei relativi canali distributivi non fanno che accrescere il bisogno di materiali destinati a proteggere, a conservare e a trasportare merci che sempre più trovano la loro collocazione finale lontano dal luogo di origine o di produzione. Si rende pertanto necessario ed urgente ricercare efficaci soluzioni all’interno dei sistemi produttivi che siano in grado di mitigare i problemi di accumulo dei rifiuti, in una logica di rispetto delle risorse ambientali. Le masse di rifiuti e le discariche sono entrambe l’espressione finale di un processo che sin dall’origine pone problemi sostanziali per il rilevante uso di risorse naturali. Anche da considerazioni di tale portata e rilevanza nella discussione moderna, ha preso avvio questo studio dedicato ai problemi generati dal sistema produttivo ortofrutticolo. La comparazione tra cassette “a perdere” in materiali naturali, che però devono essere smaltite nell’ambiente, e imballaggi reimpiegabili derivanti dall’elaborazione di un polimero chimico che, una volta esaurita la propria funzionalità, può essere ricomposto senza lasciare residui nell’ambiente, ha comportato innanzitutto la classica diatriba tra materiali naturali e plastici. Superati gli ostacoli dettati soprattutto dal grado di accettazione della pubblica opinione, si è voluta svolgere una valutazione approfondita dell’effettivo rapporto positivo o negativo di tali prodotti con l’ambiente circostante. Lo studio ha considerato un periodo di tempo (2002-2005) ed è stato caratterizzato da due obiettivi principali: 1. compiere una valutazione economica a carico dei sistemi di imballaggio osservati: imballi a perdere di cartone o di legno, imballi di plastica reimpiegabile a sponde fisse e imballo riutilizzabile a sponde abbattibili, il CPR system; 2. approfondire la rilevanza ambientale del CPR system rispetto al sistema che utilizza cassette a perdere, ampliando la gamma soprattutto degli elementi naturali e ambientali coinvolti attraverso un’analisi del ciclo di vita (Life cycle analysis) e un calcolo dei rispettivi consumi di energia durante i loro cicli di gestione. Nel primo obiettivo di studio si è voluto compiere un’analisi economica incentrata sui costi sostenuti dagli operatori nella gestione degli imballi a cui si è aggiunta una valutazione economica sull’uso di alcune risorse (spazi, acqua di lavaggio, ecc.). Il confronto, arricchito da una dettagliata disamina dei maggiori o minori costi a carico dell’uno o dell’altro imballaggio, ha consentito di evidenziare gli impatti generati dalla movimentazione delle cassette sulle risorse naturali utilizzate. Per ciò che concerne il secondo obiettivo dello studio, l’applicazione della Life cycle analysis ha consentito di compiere una disamina dettagliata sui consumi di energia e di risorse, prendendo in considerazione tutti gli elementi coinvolti nelle differenti fasi del processo di produzione, di gestione e di movimentazione delle cassette.
A. Castellini, C. Pirazzoli, A. Ragazzoni (2006). Impatto ambientale e imballaggi - Una valutazione comparativa nella filiera ortofrutticola. MILANO : FrancoAngeli.
Impatto ambientale e imballaggi - Una valutazione comparativa nella filiera ortofrutticola
CASTELLINI, ALESSANDRA;PIRAZZOLI, CARLO;RAGAZZONI, ALESSANDRO
2006
Abstract
I rifiuti e la loro gestione rappresentano oggi uno dei problemi più sentiti e dibattuti per il rilevante impatto che gli stessi esercitano sull’ambiente. Il crescente aumento delle quantità di materiali smaltiti (o da smaltire) sta provocando nuovi e assillanti problemi cui è difficile far fronte, anche per l’insufficiente capacità di stoccaggio dei siti appositamente costituiti. La stessa evoluzione della società, dei sistemi produttivi, delle modalità di consumo e dei relativi canali distributivi non fanno che accrescere il bisogno di materiali destinati a proteggere, a conservare e a trasportare merci che sempre più trovano la loro collocazione finale lontano dal luogo di origine o di produzione. Si rende pertanto necessario ed urgente ricercare efficaci soluzioni all’interno dei sistemi produttivi che siano in grado di mitigare i problemi di accumulo dei rifiuti, in una logica di rispetto delle risorse ambientali. Le masse di rifiuti e le discariche sono entrambe l’espressione finale di un processo che sin dall’origine pone problemi sostanziali per il rilevante uso di risorse naturali. Anche da considerazioni di tale portata e rilevanza nella discussione moderna, ha preso avvio questo studio dedicato ai problemi generati dal sistema produttivo ortofrutticolo. La comparazione tra cassette “a perdere” in materiali naturali, che però devono essere smaltite nell’ambiente, e imballaggi reimpiegabili derivanti dall’elaborazione di un polimero chimico che, una volta esaurita la propria funzionalità, può essere ricomposto senza lasciare residui nell’ambiente, ha comportato innanzitutto la classica diatriba tra materiali naturali e plastici. Superati gli ostacoli dettati soprattutto dal grado di accettazione della pubblica opinione, si è voluta svolgere una valutazione approfondita dell’effettivo rapporto positivo o negativo di tali prodotti con l’ambiente circostante. Lo studio ha considerato un periodo di tempo (2002-2005) ed è stato caratterizzato da due obiettivi principali: 1. compiere una valutazione economica a carico dei sistemi di imballaggio osservati: imballi a perdere di cartone o di legno, imballi di plastica reimpiegabile a sponde fisse e imballo riutilizzabile a sponde abbattibili, il CPR system; 2. approfondire la rilevanza ambientale del CPR system rispetto al sistema che utilizza cassette a perdere, ampliando la gamma soprattutto degli elementi naturali e ambientali coinvolti attraverso un’analisi del ciclo di vita (Life cycle analysis) e un calcolo dei rispettivi consumi di energia durante i loro cicli di gestione. Nel primo obiettivo di studio si è voluto compiere un’analisi economica incentrata sui costi sostenuti dagli operatori nella gestione degli imballi a cui si è aggiunta una valutazione economica sull’uso di alcune risorse (spazi, acqua di lavaggio, ecc.). Il confronto, arricchito da una dettagliata disamina dei maggiori o minori costi a carico dell’uno o dell’altro imballaggio, ha consentito di evidenziare gli impatti generati dalla movimentazione delle cassette sulle risorse naturali utilizzate. Per ciò che concerne il secondo obiettivo dello studio, l’applicazione della Life cycle analysis ha consentito di compiere una disamina dettagliata sui consumi di energia e di risorse, prendendo in considerazione tutti gli elementi coinvolti nelle differenti fasi del processo di produzione, di gestione e di movimentazione delle cassette.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.