Il termine ‘neofascismo’ è entrato nell’uso corrente – e anche storiografico – per qualificare il fascismo di Salò. L’analisi si incarica di contestare questa definizione a partire dal fallimento del rinnovamento del fascismo perorato da una parte di quanti scelsero di aderire al nuovo esperimento fascista che si aprì in Italia, in seguito all’occupazione militare tedesca, il 15 settembre 1943 con la ridiscesa in campo di Benito Mussolini. La conclusione è che si debba piuttosto parlare di fascismo, e non già di ‘neofascismo’ o ‘nuovo fascismo’. Il termine ‘neofascismo’ è entrato nell’uso corrente – e anche storiografico – per qualificare il fascismo di Salò. L’analisi si incarica di contestare questa definizione a partire dal fallimento del rinnovamento del fascismo perorato da una parte di quanti scelsero di aderire al nuovo esperimento fascista che si aprì in Italia, in seguito all’occupazione militare tedesca, il 15 settembre 1943 con la ridiscesa in campo di Benito Mussolini. La conclusione è che si debba piuttosto parlare di fascismo, e non già di ‘neofascismo’ o ‘nuovo fascismo’.
Dianella Gagliani (2014). Neofascismo o più semplicemente fascismo? Un’analisi della Repubblica sociale italiana. PERCORSI STORICI, 2, 125-145.
Neofascismo o più semplicemente fascismo? Un’analisi della Repubblica sociale italiana
GAGLIANI, DIANELLA
2014
Abstract
Il termine ‘neofascismo’ è entrato nell’uso corrente – e anche storiografico – per qualificare il fascismo di Salò. L’analisi si incarica di contestare questa definizione a partire dal fallimento del rinnovamento del fascismo perorato da una parte di quanti scelsero di aderire al nuovo esperimento fascista che si aprì in Italia, in seguito all’occupazione militare tedesca, il 15 settembre 1943 con la ridiscesa in campo di Benito Mussolini. La conclusione è che si debba piuttosto parlare di fascismo, e non già di ‘neofascismo’ o ‘nuovo fascismo’. Il termine ‘neofascismo’ è entrato nell’uso corrente – e anche storiografico – per qualificare il fascismo di Salò. L’analisi si incarica di contestare questa definizione a partire dal fallimento del rinnovamento del fascismo perorato da una parte di quanti scelsero di aderire al nuovo esperimento fascista che si aprì in Italia, in seguito all’occupazione militare tedesca, il 15 settembre 1943 con la ridiscesa in campo di Benito Mussolini. La conclusione è che si debba piuttosto parlare di fascismo, e non già di ‘neofascismo’ o ‘nuovo fascismo’.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.