Sulla base dei dati raccolti, pur considerandone la scarsità in rapporto alla vastità dell’area indagata, si possono trarre alcune prime indicazioni. La falda freatica di S. Benedetto del Tronto è costituita da acque classificabili come: acque a bassa-media salinità sotto il profilo chimico; da minerali a mediominerali in base al grado di mineralizzazione espresso in funzione del contenuto in solidi totali; da molto due a dure per quanto riguarda il contenuto in sali di Ca e Mg. Le acque dei centri abitati di S. Benedetto e di Porto d’Ascoli si differenziano sensibilmente da quelle della Sentina. Le acque della Sentina presentano, infatti, maggiore salinità, durezza e valori più elevati del contenuto in cloruri, Ca, solfati, K e Na. Inoltre denoterebbero una marcata contaminazione da parte delle acque marine. I risultati finora conseguiti incoraggiano a proseguire la ricerca intrapresa. Per ottenere un quadro più completo dei caratteri della falda e dei fattori che la influenzano, sono però necessari ulteriori approfondimenti che dovrebbero prevedere l’esame di altri pozzi con misure e prelievi da effettuarsi periodicamente almeno stagionalmente, l’acquisizione di una migliore conoscenza della stratigrafia del sottosuolo, lo studio della direzione di movimento delle acque e delle loro fonti di alimentazione. Un altro obiettivo potrebbe essere quello di raccogliere dati sulla vulnerabilità della falda, sotto il profilo dell’inquinamento e dei possibili rapporti con l’attività antropica.
P.V. Curzi, M. Ciabatti, E. Rabbi (2005). La falda superficiale sanbenedettese (Piceno). Dati preliminari. IL GEOLOGO DELL'EMILIA-ROMAGNA, 21 N. S., 47-51.
La falda superficiale sanbenedettese (Piceno). Dati preliminari
CURZI, PIETRO;CIABATTI, MARIO;RABBI, ERNESTO
2005
Abstract
Sulla base dei dati raccolti, pur considerandone la scarsità in rapporto alla vastità dell’area indagata, si possono trarre alcune prime indicazioni. La falda freatica di S. Benedetto del Tronto è costituita da acque classificabili come: acque a bassa-media salinità sotto il profilo chimico; da minerali a mediominerali in base al grado di mineralizzazione espresso in funzione del contenuto in solidi totali; da molto due a dure per quanto riguarda il contenuto in sali di Ca e Mg. Le acque dei centri abitati di S. Benedetto e di Porto d’Ascoli si differenziano sensibilmente da quelle della Sentina. Le acque della Sentina presentano, infatti, maggiore salinità, durezza e valori più elevati del contenuto in cloruri, Ca, solfati, K e Na. Inoltre denoterebbero una marcata contaminazione da parte delle acque marine. I risultati finora conseguiti incoraggiano a proseguire la ricerca intrapresa. Per ottenere un quadro più completo dei caratteri della falda e dei fattori che la influenzano, sono però necessari ulteriori approfondimenti che dovrebbero prevedere l’esame di altri pozzi con misure e prelievi da effettuarsi periodicamente almeno stagionalmente, l’acquisizione di una migliore conoscenza della stratigrafia del sottosuolo, lo studio della direzione di movimento delle acque e delle loro fonti di alimentazione. Un altro obiettivo potrebbe essere quello di raccogliere dati sulla vulnerabilità della falda, sotto il profilo dell’inquinamento e dei possibili rapporti con l’attività antropica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.