I virus che negli ultimi anni hanno causato danni economici ingenti alle coltivazioni di zinnia in Europa ed ovunque si coltivi questa asteracea sono i due tospovirus: TSWV (v. dell’avvizzimento maculato del pomodoro) ed INSV (v. della maculatura necrotica dell’impatiens). Il primo, responsabile di necrosi e mosaico sulle foglie, malformazione e decolorazione dei petali ed avvizzimento, è stato isolato nel 1997 in Australia, nel 1998 in Iran (zona di Tehran), poi nel 2000 in Francia, nel 2006 in vivai del Messico e nel 2008 in Ungheria; la sua presenza viene ormai considerata ubiquitaria in USA. Solamente di recente, e precisamente nel 2013, INSV è stato isolato per la prima volta da piante di zinnia in Iran (sempre nella zona Tehran) da piante di ridotta dimensione (nanismo), caratterizzate da “spots” necrotici e clorosi fogliari. Si riportano i risultati di un’indagine epidemiologica eseguita nel 2014 nella Piana di Albenga e che ha visto come protagonista una coltivazione di zinnia in vaso caratterizzata da una grave malattia ad eziologia virale: per la prima volta in Italia questa pianta è risultata ospite naturale di TSWV.
M.G.Bellardi, L.Cavicchi, G.Bozzano, A.Crotti, M.Mattone (2014). Prima segnalazione di infezione da TSWV su Zinnia elegans in Italia. CLAMER INFORMA, 9, 55-58.
Prima segnalazione di infezione da TSWV su Zinnia elegans in Italia
BELLARDI, MARIA GRAZIA;CAVICCHI, LISA;
2014
Abstract
I virus che negli ultimi anni hanno causato danni economici ingenti alle coltivazioni di zinnia in Europa ed ovunque si coltivi questa asteracea sono i due tospovirus: TSWV (v. dell’avvizzimento maculato del pomodoro) ed INSV (v. della maculatura necrotica dell’impatiens). Il primo, responsabile di necrosi e mosaico sulle foglie, malformazione e decolorazione dei petali ed avvizzimento, è stato isolato nel 1997 in Australia, nel 1998 in Iran (zona di Tehran), poi nel 2000 in Francia, nel 2006 in vivai del Messico e nel 2008 in Ungheria; la sua presenza viene ormai considerata ubiquitaria in USA. Solamente di recente, e precisamente nel 2013, INSV è stato isolato per la prima volta da piante di zinnia in Iran (sempre nella zona Tehran) da piante di ridotta dimensione (nanismo), caratterizzate da “spots” necrotici e clorosi fogliari. Si riportano i risultati di un’indagine epidemiologica eseguita nel 2014 nella Piana di Albenga e che ha visto come protagonista una coltivazione di zinnia in vaso caratterizzata da una grave malattia ad eziologia virale: per la prima volta in Italia questa pianta è risultata ospite naturale di TSWV.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.