La NIR 41 contiene soluzioni di ingegneria degli scavi e organizzative del cantiere rivolte, le une e le altre, ad eliminare, nella costruzione di gallerie, il pericolo che i lavoratori, impegnati nella zona limitrofa al fronte, siano colpiti dagli elementi di roccia o di terreno che si dovessero staccare dalle superfici “fresche di scavo”. La NIR considera solo gallerie di sezione molto ampia (sono tipici esempi quelle autostradali e quelle ferroviarie), scavate con tecnica tradizionale e con metodo a piena sezione. Questi cantieri sono caratterizzati dal limitato numero di lavoratori, dalla disponibilità di ampi spazi operativi, dalla presenza di potenti e voluminose macchine operatrici, dalla notevole altezza delle cavità che rende problematico l’esame visivo da terra delle pareti e del fronte potenziale sede dei distacchi. In breve, i cantieri considerati dalla NIR 41 sono, per dimensioni, molto diversi da quelli del manuale “Lavoro sicuro in galleria”, edito nel 1989 e curato dalla Società Italiana Gallerie (SIG) che, a sua volta, ha adattato all’esperienza italiana il manuale “Safe working in tunneling”, redatto nello stesso anno dalla Tiefbau – Berufsgenossenschaft (TBG) e dalla Research Association for Underground Transportation (STUVA). Per centrare l’obiettivo di ridurre drasticamente le possibilità che si verifichino gravi incidenti, causati da caduta di porzioni di terreno o roccia, durante la realizzazione di queste opere, sono state introdotte dalla NIR 41 alcune importanti soluzioni di ingegneria degli scavi. Nella presente memoria si esamina il contesto che ha portato alla redazione della NIR 41, i principi su cui si basano le soluzioni tecniche ed i risultati conseguiti.
Annalisa Bandini, Paolo Berry, Carlo Cormio (2014). Soluzioni ingegneristiche introdotte dalla NIR 41. Bologna : Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Soluzioni ingegneristiche introdotte dalla NIR 41
BANDINI, ANNALISA;BERRY, PAOLO;CORMIO, CARLO
2014
Abstract
La NIR 41 contiene soluzioni di ingegneria degli scavi e organizzative del cantiere rivolte, le une e le altre, ad eliminare, nella costruzione di gallerie, il pericolo che i lavoratori, impegnati nella zona limitrofa al fronte, siano colpiti dagli elementi di roccia o di terreno che si dovessero staccare dalle superfici “fresche di scavo”. La NIR considera solo gallerie di sezione molto ampia (sono tipici esempi quelle autostradali e quelle ferroviarie), scavate con tecnica tradizionale e con metodo a piena sezione. Questi cantieri sono caratterizzati dal limitato numero di lavoratori, dalla disponibilità di ampi spazi operativi, dalla presenza di potenti e voluminose macchine operatrici, dalla notevole altezza delle cavità che rende problematico l’esame visivo da terra delle pareti e del fronte potenziale sede dei distacchi. In breve, i cantieri considerati dalla NIR 41 sono, per dimensioni, molto diversi da quelli del manuale “Lavoro sicuro in galleria”, edito nel 1989 e curato dalla Società Italiana Gallerie (SIG) che, a sua volta, ha adattato all’esperienza italiana il manuale “Safe working in tunneling”, redatto nello stesso anno dalla Tiefbau – Berufsgenossenschaft (TBG) e dalla Research Association for Underground Transportation (STUVA). Per centrare l’obiettivo di ridurre drasticamente le possibilità che si verifichino gravi incidenti, causati da caduta di porzioni di terreno o roccia, durante la realizzazione di queste opere, sono state introdotte dalla NIR 41 alcune importanti soluzioni di ingegneria degli scavi. Nella presente memoria si esamina il contesto che ha portato alla redazione della NIR 41, i principi su cui si basano le soluzioni tecniche ed i risultati conseguiti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.