Le Note Interregionali (NIR) 28 e 44 definiscono criteri di valutazione e modalità operative per la caratterizzazione e la minimizzazione del pericolo di esplosioni delle miscele metano – aria durante lo scavo di gallerie di grande sezione, in terreni grisutosi, con tecnica tradizionale, la prima, e con TBM, la seconda. Il metodo di classificazione definito dalle NIR è basato su previsioni relative alle modalità di flusso del metano e sul layout del cantiere sotterraneo potenzialmente interessato da flussi di gas dal massiccio verso la galleria in costruzione. In fase di progetto la galleria è classificata considerandola come un unico elemento, nel caso di elevato grado di omogeneità, oppure come una successione di tratti, ciascuno dei quali omogeneo rispetto ai fenomeni di flusso cui potrebbe essere sottoposta. L’indice di classifica sinteticamente rappresenta la previsione della possibilità e delle modalità di afflusso e tiene conto anche dell’esistenza o meno di elementi di valutazione del potenziale afflusso di metano, della loro importanza e del relativo peso quali, ad esempio, i dati storici e bibliografici, i modelli geologico strutturali e geotecnici, i risultati di prospezioni specifiche dedicate alla ricerca del gas ed alla caratterizzazione dei parametri di flusso del metano (metodo GAS-TRAP). Nuovi elementi di conoscenza acquisiti durante lo scavo possono confermare le previsioni o dare luogo a riclassificazioni. Nel caso siano prevedibili importanti e ripetute emissioni di metano, tali da generare condizioni di pericolo in galleria, come nel caso in esame, l’applicazione delle NIR impone un articolato sistema di sicurezza che ha come una sua componente l’adozione di mezzi ed attrezzature antideflagranti nel tratto del sotterraneo, compreso fra il fronte e l’imbocco, in cui le miscele metano-aria spinte dalla ventilazione transitano. La NIR 28 introduce, in alternativa alle realizzazioni antideflagranti, il concetto di “franco di sicurezza” sperimentato con successo in molte gallerie. Questo concetto permette di gestire il pericolo associato alla presenza di miscele aria – metano con soluzioni tecnologiche e procedurali basate sull'inibizione, in situazioni di potenziale pericolo, delle sorgenti di innesco presenti nel sotterraneo e rappresentate da mezzi ed attrezzature standard, caratterizzate con dettagliate misure di temperatura. Nella nota si descrive il caso della Galleria di Base, dove la zonizzazione del sotterraneo limitata al trasporto con mezzi standard del marino proveniente da quattro fronti di scavo, attraverso la discenderia classificata con indice 2, ha permesso di definire i vincoli progettuali ed operativi per estendere la zonizzazione a tutto il cantiere sotterraneo.
Annalisa Bandini, Paolo Berry, Marco Colaiori, Carlo Cormio, Andrea Lisardi (2014). Il franco di sicurezza nello scavo di gallerie grisutose. Bologna : Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Il franco di sicurezza nello scavo di gallerie grisutose
BANDINI, ANNALISA;BERRY, PAOLO;CORMIO, CARLO;
2014
Abstract
Le Note Interregionali (NIR) 28 e 44 definiscono criteri di valutazione e modalità operative per la caratterizzazione e la minimizzazione del pericolo di esplosioni delle miscele metano – aria durante lo scavo di gallerie di grande sezione, in terreni grisutosi, con tecnica tradizionale, la prima, e con TBM, la seconda. Il metodo di classificazione definito dalle NIR è basato su previsioni relative alle modalità di flusso del metano e sul layout del cantiere sotterraneo potenzialmente interessato da flussi di gas dal massiccio verso la galleria in costruzione. In fase di progetto la galleria è classificata considerandola come un unico elemento, nel caso di elevato grado di omogeneità, oppure come una successione di tratti, ciascuno dei quali omogeneo rispetto ai fenomeni di flusso cui potrebbe essere sottoposta. L’indice di classifica sinteticamente rappresenta la previsione della possibilità e delle modalità di afflusso e tiene conto anche dell’esistenza o meno di elementi di valutazione del potenziale afflusso di metano, della loro importanza e del relativo peso quali, ad esempio, i dati storici e bibliografici, i modelli geologico strutturali e geotecnici, i risultati di prospezioni specifiche dedicate alla ricerca del gas ed alla caratterizzazione dei parametri di flusso del metano (metodo GAS-TRAP). Nuovi elementi di conoscenza acquisiti durante lo scavo possono confermare le previsioni o dare luogo a riclassificazioni. Nel caso siano prevedibili importanti e ripetute emissioni di metano, tali da generare condizioni di pericolo in galleria, come nel caso in esame, l’applicazione delle NIR impone un articolato sistema di sicurezza che ha come una sua componente l’adozione di mezzi ed attrezzature antideflagranti nel tratto del sotterraneo, compreso fra il fronte e l’imbocco, in cui le miscele metano-aria spinte dalla ventilazione transitano. La NIR 28 introduce, in alternativa alle realizzazioni antideflagranti, il concetto di “franco di sicurezza” sperimentato con successo in molte gallerie. Questo concetto permette di gestire il pericolo associato alla presenza di miscele aria – metano con soluzioni tecnologiche e procedurali basate sull'inibizione, in situazioni di potenziale pericolo, delle sorgenti di innesco presenti nel sotterraneo e rappresentate da mezzi ed attrezzature standard, caratterizzate con dettagliate misure di temperatura. Nella nota si descrive il caso della Galleria di Base, dove la zonizzazione del sotterraneo limitata al trasporto con mezzi standard del marino proveniente da quattro fronti di scavo, attraverso la discenderia classificata con indice 2, ha permesso di definire i vincoli progettuali ed operativi per estendere la zonizzazione a tutto il cantiere sotterraneo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.