In Emilia Romagna dal 2001 è stata segnalata su pero Valsa ceratosperma (Cytospora vitis), agente di cancri rameali. Si tratta della prima segnalazione di questo fungo in Europa come patogeno, mentre esso è già noto da tempo in Estremo Oriente su melo. Viste le scarse conoscenze della malattia su pero, sono stati condotti studi su aspetti epidemiologici e di difesa, in laboratorio, serra e campo. I risultati hanno dimostrato che il patogeno penetra attraverso ferite di diversa natura (tagli di potatura, grandine, caduta fogliare e distacco dei frutti) ed in campo risulta presente ad una distanza di 5 cm dal margine del cancro stesso. Il rilascio delle spore è influenzato dalla umidità relativa piuttosto che dalla temperatura infatti in campo il fenomeno è stato ossevato sia in inverno che in estate. Prove su frutto hanno dimostrato come la vitalità dei conidi sia potenzialmente prolungata nel tempo dopo l’emissione dei cirri dai picnidi. La florizina, a cui studi giapponesi collegano il processo patogenetico, non sembra essere presente in estratti di legno di pero. Dalle prove di sensibilità miceliari e conidiche effettuate in vitro, i fungicidi più efficaci sono risultati essere IBS, thiophanate-methyl, fludioxonil, fluazinam e iprodione. Parole chiave: Valsa ceratosperma, Cytospora vitis, pero, cancro rameale.

M. Collina, C. Montuschi, L. Antoniacci, S. Rimondi, E. Cicognani, B. Galletti, et al. (2006). Aspetti epidemiologici e fitoiatrici di Valsa ceratosperma, agente di cancri della corteccia del pero. BOLOGNA : Clueb.

Aspetti epidemiologici e fitoiatrici di Valsa ceratosperma, agente di cancri della corteccia del pero

COLLINA, MARINA;FLORI, PAOLO;BRUNELLI, AGOSTINO
2006

Abstract

In Emilia Romagna dal 2001 è stata segnalata su pero Valsa ceratosperma (Cytospora vitis), agente di cancri rameali. Si tratta della prima segnalazione di questo fungo in Europa come patogeno, mentre esso è già noto da tempo in Estremo Oriente su melo. Viste le scarse conoscenze della malattia su pero, sono stati condotti studi su aspetti epidemiologici e di difesa, in laboratorio, serra e campo. I risultati hanno dimostrato che il patogeno penetra attraverso ferite di diversa natura (tagli di potatura, grandine, caduta fogliare e distacco dei frutti) ed in campo risulta presente ad una distanza di 5 cm dal margine del cancro stesso. Il rilascio delle spore è influenzato dalla umidità relativa piuttosto che dalla temperatura infatti in campo il fenomeno è stato ossevato sia in inverno che in estate. Prove su frutto hanno dimostrato come la vitalità dei conidi sia potenzialmente prolungata nel tempo dopo l’emissione dei cirri dai picnidi. La florizina, a cui studi giapponesi collegano il processo patogenetico, non sembra essere presente in estratti di legno di pero. Dalle prove di sensibilità miceliari e conidiche effettuate in vitro, i fungicidi più efficaci sono risultati essere IBS, thiophanate-methyl, fludioxonil, fluazinam e iprodione. Parole chiave: Valsa ceratosperma, Cytospora vitis, pero, cancro rameale.
2006
ATTI Giornate Fitopatologiche
111
118
M. Collina, C. Montuschi, L. Antoniacci, S. Rimondi, E. Cicognani, B. Galletti, et al. (2006). Aspetti epidemiologici e fitoiatrici di Valsa ceratosperma, agente di cancri della corteccia del pero. BOLOGNA : Clueb.
M. Collina; C. Montuschi; L. Antoniacci; S. Rimondi; E. Cicognani; B. Galletti; P. Flori; A. Brunelli
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/33129
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact