I radiotelescopi VLBI (Very Long Baseline Interferometry) subiscono delle deformazioni gravitazionali al variare della loro elevazione che tendono a modificare la posizione del punto di riferimento. Tale punto normalmente coincide, per i telescopi VLBI, con il “tracking point” ITRF utilizzato per la realizzazione dell’ITRS (International Terrestrial Reference System). La determinazione delle deformazioni è pertanto di importanza primaria e, a tutt’oggi, gli studi effettuati sull’argomento ed i relativi metodi di indagine risultano essere scarsi. Per affrontare questa complessa problematica, si è applicata alle antenne di Noto e Medicina la metodologia del laser scanning terrestre. La scansione delle parabole è stata possibile ponendo il laser all’interno della struttura, su due supporti stabili fissati in prossimità del fuoco secondario. Tali supporti sono stati appositamente realizzati per questo rilievo. Non era possibile, infatti, utilizzare le alte piattaforme esterne, impiegate solitamente nei rilievi fotogrammetrici, a causa della loro instabilità. Il laser ad impulsi utilizzato per questa indagine possiede una risoluzione di circa 1,5 mm a 50m e ha permesso di ottenere nuvole di punti, rappresentanti le parabole scansionate, in un sistema di riferimento solidale allo strumento. Al fine di inserire le nuvole di punti acquisite dal laser in un sistema di riferimento topocentrico esterno sono stati utilizzati target sferici collegati a prismi retrodirettivi che sono stati osservati sia dal laser, sia tramite un rilievo terrestre eseguito con una coppia di total stations di alta precisione.
S. Montaguti, M. Negusini, P. Sarti, L. Vittuari (2006). Radiotelescopi di Noto e Medicina: deformazioni gravitazionali valutate tramite un’indagine laser terrestre. s.l : s.n.
Radiotelescopi di Noto e Medicina: deformazioni gravitazionali valutate tramite un’indagine laser terrestre
MONTAGUTI, SIMONETTA;VITTUARI, LUCA
2006
Abstract
I radiotelescopi VLBI (Very Long Baseline Interferometry) subiscono delle deformazioni gravitazionali al variare della loro elevazione che tendono a modificare la posizione del punto di riferimento. Tale punto normalmente coincide, per i telescopi VLBI, con il “tracking point” ITRF utilizzato per la realizzazione dell’ITRS (International Terrestrial Reference System). La determinazione delle deformazioni è pertanto di importanza primaria e, a tutt’oggi, gli studi effettuati sull’argomento ed i relativi metodi di indagine risultano essere scarsi. Per affrontare questa complessa problematica, si è applicata alle antenne di Noto e Medicina la metodologia del laser scanning terrestre. La scansione delle parabole è stata possibile ponendo il laser all’interno della struttura, su due supporti stabili fissati in prossimità del fuoco secondario. Tali supporti sono stati appositamente realizzati per questo rilievo. Non era possibile, infatti, utilizzare le alte piattaforme esterne, impiegate solitamente nei rilievi fotogrammetrici, a causa della loro instabilità. Il laser ad impulsi utilizzato per questa indagine possiede una risoluzione di circa 1,5 mm a 50m e ha permesso di ottenere nuvole di punti, rappresentanti le parabole scansionate, in un sistema di riferimento solidale allo strumento. Al fine di inserire le nuvole di punti acquisite dal laser in un sistema di riferimento topocentrico esterno sono stati utilizzati target sferici collegati a prismi retrodirettivi che sono stati osservati sia dal laser, sia tramite un rilievo terrestre eseguito con una coppia di total stations di alta precisione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.