Perché un libro sul controllo direzionale negli atenei? Certamente per la forte attualità dell’argomento, che suscita un crescente e generale interesse. L’istruzione superiore, infatti, è il primo fattore di competitività di una società avanzata e costituisce la condicio sine qua non per una nazione che voglia mantenere un elevato tasso di crescita economica e sociale. Alla luce di queste considerazioni, è da tempo in atto un processo di riforma del sistema, che vede un quadro normativo ampiamente rivisitato, anche sulla base di soluzioni già sperimentate in altri paesi d’Europa. Tale nuovo contesto conferisce agli atenei ampi margini di autonomia statutaria, organizzativa, didattica e contabile e con ciò, maggiori responsabilità sul piano economico e finanziario. Il sistema di istruzione universitaria deve pertanto adottare un approccio più manageriale ed elaborare nuove e specifiche soluzioni a livello di contabilità direzionale, evitando di ricorrere a strumenti contabili, che rappresentino una mera e inadeguata trasposizione di tecniche altrove impiegate. Lo scritto si propone di offrire un contributo in questa direzione, delineando quali possano essere i percorsi da seguire dell’implementazione di un sistema di controllo adeguato al contesto delle università. In particolare, sono oggetto di analisi gli strumenti di contabilità direzionale dei quali, chi ha compiti di governo e di gestione all’interno dell’ateneo, può e deve avvalersi: la contabilità e il bilancio, il sistema di responsibility accounting e, infine, la balanced scorecard.
del Sordo C. (2005). Il controllo direzionale nelle università. Dal sistema di bilancio alla balanced scorecard.. MILANO : FrancoAngeli.
Il controllo direzionale nelle università. Dal sistema di bilancio alla balanced scorecard.
DEL SORDO, CARLOTTA
2005
Abstract
Perché un libro sul controllo direzionale negli atenei? Certamente per la forte attualità dell’argomento, che suscita un crescente e generale interesse. L’istruzione superiore, infatti, è il primo fattore di competitività di una società avanzata e costituisce la condicio sine qua non per una nazione che voglia mantenere un elevato tasso di crescita economica e sociale. Alla luce di queste considerazioni, è da tempo in atto un processo di riforma del sistema, che vede un quadro normativo ampiamente rivisitato, anche sulla base di soluzioni già sperimentate in altri paesi d’Europa. Tale nuovo contesto conferisce agli atenei ampi margini di autonomia statutaria, organizzativa, didattica e contabile e con ciò, maggiori responsabilità sul piano economico e finanziario. Il sistema di istruzione universitaria deve pertanto adottare un approccio più manageriale ed elaborare nuove e specifiche soluzioni a livello di contabilità direzionale, evitando di ricorrere a strumenti contabili, che rappresentino una mera e inadeguata trasposizione di tecniche altrove impiegate. Lo scritto si propone di offrire un contributo in questa direzione, delineando quali possano essere i percorsi da seguire dell’implementazione di un sistema di controllo adeguato al contesto delle università. In particolare, sono oggetto di analisi gli strumenti di contabilità direzionale dei quali, chi ha compiti di governo e di gestione all’interno dell’ateneo, può e deve avvalersi: la contabilità e il bilancio, il sistema di responsibility accounting e, infine, la balanced scorecard.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.