Il saggio è dedicato alle memorie della "Gerusalemme liberata" tassiana che costellano, fin dal proemio, il capolavoro della poesia barocca spagnola: le "Soledades" di Luis de Góngora (1613). Il raffinatissimo ed enigmatico poemetto gongorino, pur sfuggendo a una qualsiasi definizione di genere, si pone, infatti, in una posizione agonistica nei confronti dei generi forti del classicismo italiano e in particolare nei confronti del genere epico, il cui esempio moderno più illustre, anche in Spagna, era considerato il poema tassiano, che viene imitato da Góngora sia in quanto modello di stile sublime e "peregrino", sia in quanto paradigma di evidenza.
Peregrini erranti. La "Gerusalemme liberata" nelle "Soledades"
FERRETTI, FRANCESCO
2013
Abstract
Il saggio è dedicato alle memorie della "Gerusalemme liberata" tassiana che costellano, fin dal proemio, il capolavoro della poesia barocca spagnola: le "Soledades" di Luis de Góngora (1613). Il raffinatissimo ed enigmatico poemetto gongorino, pur sfuggendo a una qualsiasi definizione di genere, si pone, infatti, in una posizione agonistica nei confronti dei generi forti del classicismo italiano e in particolare nei confronti del genere epico, il cui esempio moderno più illustre, anche in Spagna, era considerato il poema tassiano, che viene imitato da Góngora sia in quanto modello di stile sublime e "peregrino", sia in quanto paradigma di evidenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.