L’articolo prende in esame i cambiamenti che hanno segnato la storiografia sull’economia dell’Italia fascista a partire dagli anni Ottanta e il diverso ruolo che le questioni economiche e sociali hanno assunto nelle interpretazioni generali del fascismo. Sono prese in esame alcune tendenze generali, che caratterizzano il panorama degli studi dell’ultimo trentennio: la crescente frammentazione delle ricerche, in buona parte concentrate su casi individuali e case studies, a cui ha corrisposto l’assenza di nuovi lavori di sintesi sull’economia italiana nel ventennio fascista; il forte ridimensionamento della storia lavoro e delle ricerche sulla fabbrica e sul mondo operaio; il nuovo approccio con cui si guarda al ruolo dello Stato e all’intervento del fascismo in ambito economico, con una maggiore attenzione a istituzioni, pratiche e progetti più direttamente caratterizzati in termini politici o ideologici (in primo luogo, il corporativismo e l’autarchia). Tuttavia, in coincidenza con tendenze culturali più generali, lo studio della dimensione economica e la questione del rapporto tra soggetti socioeconomici e regime hanno progressivamente perso la centralità che ricoprivano in precedenza nella storiografia sul fascismo.
Alessio Gagliardi (2014). L'economia, l'intervento dello Stato e la "terza via" fascista. STUDI STORICI, 55(2014/1), 67-79.
L'economia, l'intervento dello Stato e la "terza via" fascista
GAGLIARDI, ALESSIO
2014
Abstract
L’articolo prende in esame i cambiamenti che hanno segnato la storiografia sull’economia dell’Italia fascista a partire dagli anni Ottanta e il diverso ruolo che le questioni economiche e sociali hanno assunto nelle interpretazioni generali del fascismo. Sono prese in esame alcune tendenze generali, che caratterizzano il panorama degli studi dell’ultimo trentennio: la crescente frammentazione delle ricerche, in buona parte concentrate su casi individuali e case studies, a cui ha corrisposto l’assenza di nuovi lavori di sintesi sull’economia italiana nel ventennio fascista; il forte ridimensionamento della storia lavoro e delle ricerche sulla fabbrica e sul mondo operaio; il nuovo approccio con cui si guarda al ruolo dello Stato e all’intervento del fascismo in ambito economico, con una maggiore attenzione a istituzioni, pratiche e progetti più direttamente caratterizzati in termini politici o ideologici (in primo luogo, il corporativismo e l’autarchia). Tuttavia, in coincidenza con tendenze culturali più generali, lo studio della dimensione economica e la questione del rapporto tra soggetti socioeconomici e regime hanno progressivamente perso la centralità che ricoprivano in precedenza nella storiografia sul fascismo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.