LA SETTIMA EDIZIONE DEL CANTIERE DEDICATA A BERTOLT BRECHT http://www.disitlec.unibo.it/SITLEC/Bacheca/Eventi/2006/05/Cantiere_Internazionale_Teatro_Giovani.htm http://www.disitlec.unibo.it/SITLEC/Bacheca/Eventi/2006/06/Operation_metastases.htm http://www.disitlec.unibo.it/SITLEC/Bacheca/Eventi/2006/06/Italian_Poetry_Review.htm A cinquant’anni dalla scomparsa Bertolt Brecht è ancora fra noi con la sua opera piena di provocazioni, indicazioni di metodo utili soprattutto a quei giovani che si avvicinano al teatro per la prima volta. Nel suo pensiero vi sono slanci e aperture caratterizzate dall’autentica visione di un autore-regista che sa indicare una via d’uso poetico dei mezzi teatrali, alimentata da continue sperimentazioni di laboratorio, come ha scritto e riassunto Claudio Meldolesi. Ed è certamente questa la chiave per realizzare un teatro in grado di mostrare la mutevolezza del mondo e soprattutto un teatro pensato e fatto per essere utile a tutti noi. Come nessun altro Brecht ha descritto la storia dell’Europa devastata da due guerre mondiali, inciso in modo indelebile i riflessi dell’uso delle armi di sterminio di massa e dell’ideologia militare sul volto deformato delle sue vittime; così come ha inteso i vagiti di un’industria culturale con vocazione planetaria altrettanto priva di scrupoli, denunciando le feroci astrazioni del mercato finanziario in grado di manipolare e alienare ogni aspetto della nostra vita. Pur equivocando i primi studi e analisi sulla società europea di Horkheimer e Adorno, per altre vie Brecht è giunto alle loro stesse conclusioni e necessità: liberare il sapere e la conoscenza dell’individuo dal fideismo religioso di stampo medievale e dalla speculazione metafisica, per ricollocare al centro della cultura e della società l’importanza dei fatti storici, procedendo alla demolizione dell’accettazione della realtà come ‘destino’ immutabile. Non è un caso poi se, in ogni suo testo, Brecht ci ricorda che per guardare correttamente il mondo occorre anche guardare noi stessi, mentre guardiamo il mondo, con sensibile distacco e sfida autoironica. Paiono di questi giorni, suggerite dall’atroce Guerra in Iraq, le parole pubblicate nel suo Abicì della Guerra del 1955: “Così sorridemmo tutti e tre, in un primo tempo. Poi uno prese la mira, e io lo uccisi”. Oggi l’intera esperienza brechtiana è da intendersi come quella di un autore classico legato al suo tempo. L’opera di un poeta straordinariamente fertile che ha contribuito a diffondere l’idea di un possibile miglioramento della società, anche attraverso la costruzione di una coscienza critica dello spettatore e dell’ attore. Per questo il Cantiere, in accordo con il Centro di Studi Teatrali “Aula di studi Scenici e Comunicazione Interculturale” e la direzione del Centro Diego Fabbri, intende rendere omaggio al grande poeta e drammaturgo tedesco dedicandogli gran parte della sezione del Teatro Universitario. Ai saggi di fine anno degli studenti, farà seguito il laboratorio spettacolo di giovani attrici e attori che, sotto la direzione di Corrado Veneziano, con il patrocinio dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, propongono due lavori giovanili di Brecht poco conosciuti: Lux in Tenebris e La Retata, del 1919. Mentre la Compagnia Grandi Manovre, diretta da Loretta Giovannetti, per la prima volta in accordo con le associazioni teatrali della città, presenterà i risultati di un laboratorio-spettacolo di quattro settimane dal titolo accattivante Il commercio del disordine: le donne di B.B. Un collage di personaggi e ritratti femminili ricavati da vari testi teatrali e prose brechtiane. A questi allestimenti si aggiunge il laboratorio-spettacolo Le nozze piccolo borghesi a cura della Compagnia Fuori Scena di Cesena, diretta da Fabiola Crudeli, in collaborazione con il corso di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, sede di Cesena, coordinato da Marcello Morresi e Un dramma didattico a cura dell’Associaz...

Cantiere Internazionale Teatro Giovani 2006 VII edizione - 15 MAGGIO - 8 LUGLIO 2006 (Comune di Forlí - Assessorato Cultura e Università, International Theater Center of New England (U.S.A.), Harvard University, RLL MIT – Italy Program, Centro di Studi Teatrali “Aula di Studi Scenici e Comunicazione Interculturale” _ Dipartimento di SITLeC – SSLMIT Università di Bologna, sede di Forlì, Regione Emilia-Romagna -Assessorato alla Cultura, Provincia di Forlì-Cesena -.. / W. Valeri; F. Fabbri; M.I. Fernandez. - (2006).

Cantiere Internazionale Teatro Giovani 2006 VII edizione - 15 MAGGIO - 8 LUGLIO 2006 (Comune di Forlí - Assessorato Cultura e Università, International Theater Center of New England (U.S.A.), Harvard University, RLL MIT – Italy Program, Centro di Studi Teatrali “Aula di Studi Scenici e Comunicazione Interculturale” _ Dipartimento di SITLeC – SSLMIT Università di Bologna, sede di Forlì, Regione Emilia-Romagna -Assessorato alla Cultura, Provincia di Forlì-Cesena -...

FERNANDEZ GARCIA, MARIA ISABEL
2006

Abstract

LA SETTIMA EDIZIONE DEL CANTIERE DEDICATA A BERTOLT BRECHT http://www.disitlec.unibo.it/SITLEC/Bacheca/Eventi/2006/05/Cantiere_Internazionale_Teatro_Giovani.htm http://www.disitlec.unibo.it/SITLEC/Bacheca/Eventi/2006/06/Operation_metastases.htm http://www.disitlec.unibo.it/SITLEC/Bacheca/Eventi/2006/06/Italian_Poetry_Review.htm A cinquant’anni dalla scomparsa Bertolt Brecht è ancora fra noi con la sua opera piena di provocazioni, indicazioni di metodo utili soprattutto a quei giovani che si avvicinano al teatro per la prima volta. Nel suo pensiero vi sono slanci e aperture caratterizzate dall’autentica visione di un autore-regista che sa indicare una via d’uso poetico dei mezzi teatrali, alimentata da continue sperimentazioni di laboratorio, come ha scritto e riassunto Claudio Meldolesi. Ed è certamente questa la chiave per realizzare un teatro in grado di mostrare la mutevolezza del mondo e soprattutto un teatro pensato e fatto per essere utile a tutti noi. Come nessun altro Brecht ha descritto la storia dell’Europa devastata da due guerre mondiali, inciso in modo indelebile i riflessi dell’uso delle armi di sterminio di massa e dell’ideologia militare sul volto deformato delle sue vittime; così come ha inteso i vagiti di un’industria culturale con vocazione planetaria altrettanto priva di scrupoli, denunciando le feroci astrazioni del mercato finanziario in grado di manipolare e alienare ogni aspetto della nostra vita. Pur equivocando i primi studi e analisi sulla società europea di Horkheimer e Adorno, per altre vie Brecht è giunto alle loro stesse conclusioni e necessità: liberare il sapere e la conoscenza dell’individuo dal fideismo religioso di stampo medievale e dalla speculazione metafisica, per ricollocare al centro della cultura e della società l’importanza dei fatti storici, procedendo alla demolizione dell’accettazione della realtà come ‘destino’ immutabile. Non è un caso poi se, in ogni suo testo, Brecht ci ricorda che per guardare correttamente il mondo occorre anche guardare noi stessi, mentre guardiamo il mondo, con sensibile distacco e sfida autoironica. Paiono di questi giorni, suggerite dall’atroce Guerra in Iraq, le parole pubblicate nel suo Abicì della Guerra del 1955: “Così sorridemmo tutti e tre, in un primo tempo. Poi uno prese la mira, e io lo uccisi”. Oggi l’intera esperienza brechtiana è da intendersi come quella di un autore classico legato al suo tempo. L’opera di un poeta straordinariamente fertile che ha contribuito a diffondere l’idea di un possibile miglioramento della società, anche attraverso la costruzione di una coscienza critica dello spettatore e dell’ attore. Per questo il Cantiere, in accordo con il Centro di Studi Teatrali “Aula di studi Scenici e Comunicazione Interculturale” e la direzione del Centro Diego Fabbri, intende rendere omaggio al grande poeta e drammaturgo tedesco dedicandogli gran parte della sezione del Teatro Universitario. Ai saggi di fine anno degli studenti, farà seguito il laboratorio spettacolo di giovani attrici e attori che, sotto la direzione di Corrado Veneziano, con il patrocinio dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, propongono due lavori giovanili di Brecht poco conosciuti: Lux in Tenebris e La Retata, del 1919. Mentre la Compagnia Grandi Manovre, diretta da Loretta Giovannetti, per la prima volta in accordo con le associazioni teatrali della città, presenterà i risultati di un laboratorio-spettacolo di quattro settimane dal titolo accattivante Il commercio del disordine: le donne di B.B. Un collage di personaggi e ritratti femminili ricavati da vari testi teatrali e prose brechtiane. A questi allestimenti si aggiunge il laboratorio-spettacolo Le nozze piccolo borghesi a cura della Compagnia Fuori Scena di Cesena, diretta da Fabiola Crudeli, in collaborazione con il corso di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, sede di Cesena, coordinato da Marcello Morresi e Un dramma didattico a cura dell’Associaz...
2006
Cantiere Internazionale Teatro Giovani 2006 VII edizione - 15 MAGGIO - 8 LUGLIO 2006 (Comune di Forlí - Assessorato Cultura e Università, International Theater Center of New England (U.S.A.), Harvard University, RLL MIT – Italy Program, Centro di Studi Teatrali “Aula di Studi Scenici e Comunicazione Interculturale” _ Dipartimento di SITLeC – SSLMIT Università di Bologna, sede di Forlì, Regione Emilia-Romagna -Assessorato alla Cultura, Provincia di Forlì-Cesena -.. / W. Valeri; F. Fabbri; M.I. Fernandez. - (2006).
W. Valeri; F. Fabbri; M.I. Fernandez
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