L’enzima telomerasi è stato ampiamente studiato negli ultimi anni vista la sua presenza nei tessuti tumorali, ragione per la quale viene considerato un promettente marcatore prognostico. Per la ricerca in esame sono stati impiegati 17 campioni di tessuto mammario di gatta (1 mammella normale, 2 lesioni displasiche, 1 caso di neoplasia benigna e 13 neoplasie maligne) ed un testicolo come controllo positivo, trattati con metodica immunoistochimica (IHC) con l’anticorpo anti-TERT e con la metodica TRAP-ELISA, con la finalità di valorizzare l’IHC come test alternativo al TRAP oggi ancora considerato il gold standard per lo studio dell’enzima. L’espressione immunoistochimica di TERT è risultata di 3 tipi: nucleolare (più frequente), nucleare diffusa, citoplasmatica (più rara). La positività è stata quantificata con analisi di immagine, separatamente per l’espressione solo nucleolare, solo nucleare, solo citoplasmatica, nucleare e nucleolare contemporaneamente ed, in tutti i casi, espressa come numero medio di cellule positive o come numero corretto per la cellularità (valore percentuale). Dai dati emerge complessivamente che la variabile con maggiore potere discriminante sia nei valori medie che percentuali tra lesioni benigne vs maligne o positivi vs negativi al test TRAP-ELISA è quella che contempla la positività immunoistochimica contemporaneamente nel nucleo e nel nucleolo. La correlazione di Pearson tra il risultato TRAP positivo o negativo e tutte le variabili prese in considerazione ha messo in evidenza una correlazione significativa e direttamente proporzionale solo con la variabile espressione contemporaneamente nel nucleo e nel nucleolo con un coefficiente di correlazione pari a 0,53 per i dati espressi come media e 0,57 per i dati espressi come percentuale. L’indagine eseguita ha permesso in primo luogo di stabilire la cross-reazione dell’anticorpo impiegato con tessuti del gatto, dato non presente in letteratura. L’impiego della metodica immunoistochimica per l’individuazione della subunità catalitica TERT della telomerasi permette di apprezzare diversi pattern di espressione ma solo uno, quello con espressione contemporanea nucleare e nucleolare, risulta correlato al risultato della metodica impiegata per la stima dell’attività telomerasica, cioè la TRAP. La correlazione tra le due metodiche è significativa ma con coefficienti di correlazione non elevati, verosimilmente in considerazione del fatto che le due metodiche sono tra loro più complementari che alternative.

Correlazione tra il test TRAP-ELISA e l’immunistochimica per TERT nella determinazione della telomerasi nei tessuti mammari di gatta / PANARESE S.; FUSARO L.; BRUNETTI B.; BENAZZI C.; SARLI G.. - STAMPA. - (2006), pp. 135-141. (Intervento presentato al convegno III Congresso Nazionale della Società Italiana di Patologia Veterinaria tenutosi a Pisa nel 11-13 maggio 2006).

Correlazione tra il test TRAP-ELISA e l’immunistochimica per TERT nella determinazione della telomerasi nei tessuti mammari di gatta

PANARESE, SERENA;FUSARO, LAURA;BRUNETTI, BARBARA;BENAZZI, CINZIA;SARLI, GIUSEPPE
2006

Abstract

L’enzima telomerasi è stato ampiamente studiato negli ultimi anni vista la sua presenza nei tessuti tumorali, ragione per la quale viene considerato un promettente marcatore prognostico. Per la ricerca in esame sono stati impiegati 17 campioni di tessuto mammario di gatta (1 mammella normale, 2 lesioni displasiche, 1 caso di neoplasia benigna e 13 neoplasie maligne) ed un testicolo come controllo positivo, trattati con metodica immunoistochimica (IHC) con l’anticorpo anti-TERT e con la metodica TRAP-ELISA, con la finalità di valorizzare l’IHC come test alternativo al TRAP oggi ancora considerato il gold standard per lo studio dell’enzima. L’espressione immunoistochimica di TERT è risultata di 3 tipi: nucleolare (più frequente), nucleare diffusa, citoplasmatica (più rara). La positività è stata quantificata con analisi di immagine, separatamente per l’espressione solo nucleolare, solo nucleare, solo citoplasmatica, nucleare e nucleolare contemporaneamente ed, in tutti i casi, espressa come numero medio di cellule positive o come numero corretto per la cellularità (valore percentuale). Dai dati emerge complessivamente che la variabile con maggiore potere discriminante sia nei valori medie che percentuali tra lesioni benigne vs maligne o positivi vs negativi al test TRAP-ELISA è quella che contempla la positività immunoistochimica contemporaneamente nel nucleo e nel nucleolo. La correlazione di Pearson tra il risultato TRAP positivo o negativo e tutte le variabili prese in considerazione ha messo in evidenza una correlazione significativa e direttamente proporzionale solo con la variabile espressione contemporaneamente nel nucleo e nel nucleolo con un coefficiente di correlazione pari a 0,53 per i dati espressi come media e 0,57 per i dati espressi come percentuale. L’indagine eseguita ha permesso in primo luogo di stabilire la cross-reazione dell’anticorpo impiegato con tessuti del gatto, dato non presente in letteratura. L’impiego della metodica immunoistochimica per l’individuazione della subunità catalitica TERT della telomerasi permette di apprezzare diversi pattern di espressione ma solo uno, quello con espressione contemporanea nucleare e nucleolare, risulta correlato al risultato della metodica impiegata per la stima dell’attività telomerasica, cioè la TRAP. La correlazione tra le due metodiche è significativa ma con coefficienti di correlazione non elevati, verosimilmente in considerazione del fatto che le due metodiche sono tra loro più complementari che alternative.
2006
Atti III Congresso Nazionale della Società Italiana di Patologia Veterinaria
135
141
Correlazione tra il test TRAP-ELISA e l’immunistochimica per TERT nella determinazione della telomerasi nei tessuti mammari di gatta / PANARESE S.; FUSARO L.; BRUNETTI B.; BENAZZI C.; SARLI G.. - STAMPA. - (2006), pp. 135-141. (Intervento presentato al convegno III Congresso Nazionale della Società Italiana di Patologia Veterinaria tenutosi a Pisa nel 11-13 maggio 2006).
PANARESE S.; FUSARO L.; BRUNETTI B.; BENAZZI C.; SARLI G.
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