Nell’ambito del PRIN 2001-2003 “Studio morfologico e genetico di speleotemi di particolari ambienti carsici italiani e dell’America centro-meridionale” sono stati effettuati alcuni campionamenti di acque all’interno del Monte San Giovanni (Iglesias-Gonnesa), che racchiude l’omonima miniera di Pb e Zn, oggi dismessa, e che custodisce una delle più belle grotte di miniera che si conoscano, la grotta di Santa Barbara, attualmente aperta al pubblico grazie agli sforzi ed all’impegno profusi dall’IGEA (Interventi Geo-Ambientali) S.p.A. di Iglesias. Il principale scopo dello studio era fornire i primi dati sulla composizione chimica delle acque di stillicidio, in relazione ai depositi chimici attualmente in formazione ed a quelli antichi. Oltre al chimismo di base ed ai principali parametri chimico-fisici, è stato determinato il contenuto in soluzione di numerosi elementi minori ed in tracce, prestando particolare attenzione ai metalli (p.es. Pb, Zn) contenuti nella mineralizzazione, ed a quegli elementi (p.es. Mg, Sr, Ba) che possono influenzare la tipologia del deposito chimico in formazione. La determinazione dello stato termodinamico delle acque, attraverso calcoli di speciazione e saturazione eseguiti al computer col programma PHREEQC, ha consentito di modellizzare i processi di interazione acqua-roccia in atto, e di simulare le condizioni geochimiche che nel passato hanno portato alla formazione di depositi chimici di grotta peculiari, come quelli costituiti da idrozincite.
Frau F., De Waele J., Caredda A.M. (2005). Geochimica delle acque nelle grotte di miniera del Monte San Giovanni, Iglesias.. BOLOGNA : A&B.
Geochimica delle acque nelle grotte di miniera del Monte San Giovanni, Iglesias.
DE WAELE, JO HILAIRE AGNES;
2005
Abstract
Nell’ambito del PRIN 2001-2003 “Studio morfologico e genetico di speleotemi di particolari ambienti carsici italiani e dell’America centro-meridionale” sono stati effettuati alcuni campionamenti di acque all’interno del Monte San Giovanni (Iglesias-Gonnesa), che racchiude l’omonima miniera di Pb e Zn, oggi dismessa, e che custodisce una delle più belle grotte di miniera che si conoscano, la grotta di Santa Barbara, attualmente aperta al pubblico grazie agli sforzi ed all’impegno profusi dall’IGEA (Interventi Geo-Ambientali) S.p.A. di Iglesias. Il principale scopo dello studio era fornire i primi dati sulla composizione chimica delle acque di stillicidio, in relazione ai depositi chimici attualmente in formazione ed a quelli antichi. Oltre al chimismo di base ed ai principali parametri chimico-fisici, è stato determinato il contenuto in soluzione di numerosi elementi minori ed in tracce, prestando particolare attenzione ai metalli (p.es. Pb, Zn) contenuti nella mineralizzazione, ed a quegli elementi (p.es. Mg, Sr, Ba) che possono influenzare la tipologia del deposito chimico in formazione. La determinazione dello stato termodinamico delle acque, attraverso calcoli di speciazione e saturazione eseguiti al computer col programma PHREEQC, ha consentito di modellizzare i processi di interazione acqua-roccia in atto, e di simulare le condizioni geochimiche che nel passato hanno portato alla formazione di depositi chimici di grotta peculiari, come quelli costituiti da idrozincite.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.