L’estesa area carsica del Supramonte costiero, nonostante sia un acquifero molto ricco in acqua sotterranea, è un deserto roccioso nel quale l’acqua scarseggia in superficie. Da secoli i popoli che abitualmente abitavano queste terre inospitali hanno adottato diverse tecniche di raccolta e gestione delle acque che gli consentivano di sopravvivere anche le lunghe estati siccitose. Le fonti d’acqua alle quali attingevano possono essere suddivise in cinque principali tipologie: sorgenti e vene d’acqua, serbatoi naturali d’acqua in roccia calcarea, ingegnosi sistemi di raccolta d’acqua piovana e connessi pozzi, naturali o adattati in calcare, pozze con fondo argilloso scavate dall’uomo e grotte. Con l’abbandono degli insediamenti pastorali sugli altipiani, molti di questi sistemi, talvolta complessi, di raccolta e stoccaggio dell’acqua sono ormai andati in disuso. Un ripristino di queste preziosi fonti d’acqua sarebbe auspicabile, soprattutto per evitare di perdere queste importanti testimonianze storiche in quest’area ricca di valenze naturali e culturali.
Strategie tradizionali per l’approvvigionamento idrico in un’area carsica mediterranea: il caso del supramonte costiero (Sardegna) / De Waele J.; Nieddu A.. - In: GROTTE E DINTORNI. - STAMPA. - 10:(2006), pp. 9-28.
Strategie tradizionali per l’approvvigionamento idrico in un’area carsica mediterranea: il caso del supramonte costiero (Sardegna).
DE WAELE, JO HILAIRE AGNES;
2006
Abstract
L’estesa area carsica del Supramonte costiero, nonostante sia un acquifero molto ricco in acqua sotterranea, è un deserto roccioso nel quale l’acqua scarseggia in superficie. Da secoli i popoli che abitualmente abitavano queste terre inospitali hanno adottato diverse tecniche di raccolta e gestione delle acque che gli consentivano di sopravvivere anche le lunghe estati siccitose. Le fonti d’acqua alle quali attingevano possono essere suddivise in cinque principali tipologie: sorgenti e vene d’acqua, serbatoi naturali d’acqua in roccia calcarea, ingegnosi sistemi di raccolta d’acqua piovana e connessi pozzi, naturali o adattati in calcare, pozze con fondo argilloso scavate dall’uomo e grotte. Con l’abbandono degli insediamenti pastorali sugli altipiani, molti di questi sistemi, talvolta complessi, di raccolta e stoccaggio dell’acqua sono ormai andati in disuso. Un ripristino di queste preziosi fonti d’acqua sarebbe auspicabile, soprattutto per evitare di perdere queste importanti testimonianze storiche in quest’area ricca di valenze naturali e culturali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
