Nell’ampia considerazione critica che il déco italiano ha ricevuto negli ultimi tempi, il “negro” e il “primitivo” hanno ottenuto un’attenzione modesta, rimanendo debolmente organizzati a livello tematico e frammentati in una letteratura eterogenea. Eppure, anche nel caso italiano, si può parlare dell’esistenza di un déco nero, rifacendosi all’espressione “black deco” coniata dalla storica dell’arte Rosalind Krauss. “Arte negra”, déco nero e mode esotiche sono infatti ben presenti nell’Italia degli anni Venti e Trenta, quando i temi africani e afroamericani si intrecciano e si affermano come mode dilaganti a livello internazionale, investendo le più esclusive arti decorative ed estendendo la propria influenza anche a produzioni anonime e sempre più di massa. In Italia, tali temi assumono anche caratteri propri e distintivi, soprattutto se guardati attraverso la lente dell’espansione coloniale in terra africana e dell’immaginario esotico e “primitivo” che l’accompagna. La comprensione e lo studio del déco nero in Italia sono tuttavia limitati dal persistere di un pudore storico, che preferisce esaltare l’autonomia delle manifestazioni artistiche e del gusto piuttosto che fare i conti con il clima politico e culturale in cui si collocano. Partendo dall’analisi della recente letteratura prodotta a livello internazionale, l’articolo intende analizzare criticamente le arti decorative e la moda degli anni Venti e Trenta attraverso una prospettiva che integri la storia coloniale alla storia dell’arte e del gusto. Tale prospettiva è un punto di partenza essenziale per superare le vecchie opposizioni in bianco e nero e per valutare le ambiguità storiche, culturali e razziali che la storia ha lasciato in eredità. In questo senso, l’articolo si colloca nell’attuale riflessione critica su come il pensiero occidentale sia capace di riconoscere e di accogliere “latitudini” culturali diverse, ma sia anche pronto a trasformarle in oggetto di appropriazione.

Déco Nero. Trasfigurazioni ‘magiche’ dell’Africa tra le due guerre / A. Vaccari. - In: DECART. - ISSN 1723-803X. - STAMPA. - 3:(2005), pp. 70-88.

Déco Nero. Trasfigurazioni ‘magiche’ dell’Africa tra le due guerre

VACCARI, ALESSANDRA
2005

Abstract

Nell’ampia considerazione critica che il déco italiano ha ricevuto negli ultimi tempi, il “negro” e il “primitivo” hanno ottenuto un’attenzione modesta, rimanendo debolmente organizzati a livello tematico e frammentati in una letteratura eterogenea. Eppure, anche nel caso italiano, si può parlare dell’esistenza di un déco nero, rifacendosi all’espressione “black deco” coniata dalla storica dell’arte Rosalind Krauss. “Arte negra”, déco nero e mode esotiche sono infatti ben presenti nell’Italia degli anni Venti e Trenta, quando i temi africani e afroamericani si intrecciano e si affermano come mode dilaganti a livello internazionale, investendo le più esclusive arti decorative ed estendendo la propria influenza anche a produzioni anonime e sempre più di massa. In Italia, tali temi assumono anche caratteri propri e distintivi, soprattutto se guardati attraverso la lente dell’espansione coloniale in terra africana e dell’immaginario esotico e “primitivo” che l’accompagna. La comprensione e lo studio del déco nero in Italia sono tuttavia limitati dal persistere di un pudore storico, che preferisce esaltare l’autonomia delle manifestazioni artistiche e del gusto piuttosto che fare i conti con il clima politico e culturale in cui si collocano. Partendo dall’analisi della recente letteratura prodotta a livello internazionale, l’articolo intende analizzare criticamente le arti decorative e la moda degli anni Venti e Trenta attraverso una prospettiva che integri la storia coloniale alla storia dell’arte e del gusto. Tale prospettiva è un punto di partenza essenziale per superare le vecchie opposizioni in bianco e nero e per valutare le ambiguità storiche, culturali e razziali che la storia ha lasciato in eredità. In questo senso, l’articolo si colloca nell’attuale riflessione critica su come il pensiero occidentale sia capace di riconoscere e di accogliere “latitudini” culturali diverse, ma sia anche pronto a trasformarle in oggetto di appropriazione.
2005
Déco Nero. Trasfigurazioni ‘magiche’ dell’Africa tra le due guerre / A. Vaccari. - In: DECART. - ISSN 1723-803X. - STAMPA. - 3:(2005), pp. 70-88.
A. Vaccari
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