Viene ricostruita la storia della costituzione britannica in quel secolo lungo che va dalla Glorious Revolution del 1688, con la cacciata del re cattolico Giacomo II e l’arrivo di Guglielmo d’Orange, alla grande riforma elettorale del 1832, un provvedimento che, se forse non epocale sul piano dei contenuti, diede quantomeno sul piano psicologico il senso della fine di un’era. In questo arco di tempo si formano le istituzioni che daranno vita ad un illustre modello destinato a diventare quasi un mito nella storia (e nella politica) del diritto costituzionale. Tra i diversi temi toccati figurano il tramonto di alcuni istituti cardine dell’antica costituzione inglese ed il parallelo affermarsi di nuove realtà. Quanto ai primi, il pensiero va all’estesa prerogativa della corona, alla successione ereditaria al trono, al diritto divino dei re, allo stesso modello della c.d. “costituzione protestante”. Per le seconde, l’attenzione si sofferma sull’emergere dell’amministrazione attraverso il Cabinet, sulla nascita e l’evoluzione della figura di Primo Ministro, sul ruolo del Parlamento ed il predominio, al suo interno, della Camera dei Comuni. Non sono trascurate la vita politica, che informa di sé le forme costituzionali britanniche – in particolare per quanto riguarda l’affermazione dei partiti, la contrapposizione tra Whig e Tory e le trasformazioni dei due schieramenti, sino all’emergere, all’inizio dell’Ottocento, di un sistema bipartitico – così come l’importanza crescente di stampa e opinione pubblica. Il volume prende anche in considerazione i riflessi costituzionali dell’Unione tra Inghilterra e Scozia, nel 1707, e successivamente della nascita del Regno Unito. Al fine di tracciare il percorso in cui, nel silenzio quasi assoluto delle norme, si sono compiute queste metamorfosi davvero rivoluzionarie il volume conduce un’ampia analisi sulla base tanto di una vasta raccolta di fonti (edite ed inedite) quanto della storiografia internazionale, riportando l’accento, più che sui dibattiti dottrinali, sul modo in cui, nella concretezza della Storia, si è andato costruendo il c.d. “modello di Westminster”.

Rivoluzioni silenziose: l’evoluzione costituzionale della Gran Bretagna tra la Glorious Revolution e il Great Reform Act / Bruschi U. - STAMPA. - (2014), pp. 1-504.

Rivoluzioni silenziose: l’evoluzione costituzionale della Gran Bretagna tra la Glorious Revolution e il Great Reform Act

BRUSCHI, UGO
2014

Abstract

Viene ricostruita la storia della costituzione britannica in quel secolo lungo che va dalla Glorious Revolution del 1688, con la cacciata del re cattolico Giacomo II e l’arrivo di Guglielmo d’Orange, alla grande riforma elettorale del 1832, un provvedimento che, se forse non epocale sul piano dei contenuti, diede quantomeno sul piano psicologico il senso della fine di un’era. In questo arco di tempo si formano le istituzioni che daranno vita ad un illustre modello destinato a diventare quasi un mito nella storia (e nella politica) del diritto costituzionale. Tra i diversi temi toccati figurano il tramonto di alcuni istituti cardine dell’antica costituzione inglese ed il parallelo affermarsi di nuove realtà. Quanto ai primi, il pensiero va all’estesa prerogativa della corona, alla successione ereditaria al trono, al diritto divino dei re, allo stesso modello della c.d. “costituzione protestante”. Per le seconde, l’attenzione si sofferma sull’emergere dell’amministrazione attraverso il Cabinet, sulla nascita e l’evoluzione della figura di Primo Ministro, sul ruolo del Parlamento ed il predominio, al suo interno, della Camera dei Comuni. Non sono trascurate la vita politica, che informa di sé le forme costituzionali britanniche – in particolare per quanto riguarda l’affermazione dei partiti, la contrapposizione tra Whig e Tory e le trasformazioni dei due schieramenti, sino all’emergere, all’inizio dell’Ottocento, di un sistema bipartitico – così come l’importanza crescente di stampa e opinione pubblica. Il volume prende anche in considerazione i riflessi costituzionali dell’Unione tra Inghilterra e Scozia, nel 1707, e successivamente della nascita del Regno Unito. Al fine di tracciare il percorso in cui, nel silenzio quasi assoluto delle norme, si sono compiute queste metamorfosi davvero rivoluzionarie il volume conduce un’ampia analisi sulla base tanto di una vasta raccolta di fonti (edite ed inedite) quanto della storiografia internazionale, riportando l’accento, più che sui dibattiti dottrinali, sul modo in cui, nella concretezza della Storia, si è andato costruendo il c.d. “modello di Westminster”.
2014
504
9788891602206
Rivoluzioni silenziose: l’evoluzione costituzionale della Gran Bretagna tra la Glorious Revolution e il Great Reform Act / Bruschi U. - STAMPA. - (2014), pp. 1-504.
Bruschi U
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