Il saggio mostra come il magistero Delsarte, estetologo e teorico dell'interpretazione drammatica e vocale, risulti fondamentale nel percorso e nelle opere del baritono Leone Giraldoni e, tramite lui, pervenga a influenzare il pensiero di Verdi. Il caso Leone Giraldoni, interprete/intellettuale e teorico del canto d'apertura europea, vien inoltre esaminato in quanto indice o “spia” d’una più generale attenzione per l’innovazione dello spettacolo lirico e dell’arte vocale da parte di significativi esponenti del ruolo di baritono. Cosselli sperimenta pratiche propedeutiche all’immedesimazione nel personaggio; Coletti riconosce, da storico del melodramma, l’influenza esercitata dal genere semiserio sulle competenze professionali (sia attoriali che drammaturgiche) che supportarono l’evolversi dell’opera romantica; Ronzi, probabilmente, coniuga Rossini e Delsarte; Ronconi è un drammaturgo scenico al modo dei “grandi attori”, e, in quanto tale, influenza librettisti e compositori; Varese, prima ancora che Verdi teorizzasse l’assioma “o le opere pei Cantanti, o i Cantanti per le opere”, si accorge di questo doppio orientamento e lo valuta in termini analoghi a quelli poi utilizzati dal Maestro; Delle Sedie sistematizza le “pose” dell’attore-cantante; Maurel trasferisce al livello dell’allestimento scenico le valenze simboliche della drammaturgia di Verdi e Boito. Il presenzialismo intellettuale dei baritoni non è casuale. Questo ruolo vocale, data la sua prossimità alla voce parlante, metteva infatti gli artisti che lo ricoprivano in una posizione liminare, portandoli a confrontarsi sia con il teatro lirico che con quello drammatico. Così, una categoria professionale interna e organica alle esigenze del teatro lirico, poteva al contempo agire come fattore di trasformazione, senza per questo incrinare l’unità pragmatica e culturale dei propri orizzonti operativi.
Gerardo Guccini (2013). Giraldoni, Delsarte, i baritoni. Alcuni retroterra teatrali della poetica verdiana. STUDI VERDIANI, 23, 83-144.
Giraldoni, Delsarte, i baritoni. Alcuni retroterra teatrali della poetica verdiana.
GUCCINI, GERARDO
2013
Abstract
Il saggio mostra come il magistero Delsarte, estetologo e teorico dell'interpretazione drammatica e vocale, risulti fondamentale nel percorso e nelle opere del baritono Leone Giraldoni e, tramite lui, pervenga a influenzare il pensiero di Verdi. Il caso Leone Giraldoni, interprete/intellettuale e teorico del canto d'apertura europea, vien inoltre esaminato in quanto indice o “spia” d’una più generale attenzione per l’innovazione dello spettacolo lirico e dell’arte vocale da parte di significativi esponenti del ruolo di baritono. Cosselli sperimenta pratiche propedeutiche all’immedesimazione nel personaggio; Coletti riconosce, da storico del melodramma, l’influenza esercitata dal genere semiserio sulle competenze professionali (sia attoriali che drammaturgiche) che supportarono l’evolversi dell’opera romantica; Ronzi, probabilmente, coniuga Rossini e Delsarte; Ronconi è un drammaturgo scenico al modo dei “grandi attori”, e, in quanto tale, influenza librettisti e compositori; Varese, prima ancora che Verdi teorizzasse l’assioma “o le opere pei Cantanti, o i Cantanti per le opere”, si accorge di questo doppio orientamento e lo valuta in termini analoghi a quelli poi utilizzati dal Maestro; Delle Sedie sistematizza le “pose” dell’attore-cantante; Maurel trasferisce al livello dell’allestimento scenico le valenze simboliche della drammaturgia di Verdi e Boito. Il presenzialismo intellettuale dei baritoni non è casuale. Questo ruolo vocale, data la sua prossimità alla voce parlante, metteva infatti gli artisti che lo ricoprivano in una posizione liminare, portandoli a confrontarsi sia con il teatro lirico che con quello drammatico. Così, una categoria professionale interna e organica alle esigenze del teatro lirico, poteva al contempo agire come fattore di trasformazione, senza per questo incrinare l’unità pragmatica e culturale dei propri orizzonti operativi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


