Il nostro studio mira a determinare i livelli di contaminazione da cadmio e da piombo nelle carni di pollame. I campioni saranno raccolti in Romagna, una regione che ha in Italia una notevole rilevanza per tale produzione. Saranno valutati i fattori che incidono sulla variabilità, quali i mangimi, la zona e le procedure di allevamento, operando in collaborazione con una grossa industria di macellazione che è disposta a fornire i dati relativi ai polli e ai tacchini macellati, provenienti da diverse zone del nord est dell’Italia. Per l’analisi dei metalli in tracce sarà utilizzata la tecnica di stripping anodico. Uno studio preliminare servirà ad ottimizzare le condizioni utili ad eseguire analisi precise e ripetibili, in grado di soddisfare i requisiti specificati dalla Direttiva 2001/22 dell'UE, che riguarda i metodi di campionamento ed analisi di piombo, cadmio ed altri agenti contaminanti negli alimenti. Successivamente saranno eseguiti almeno sessanta - settanta campioni del pollame (pollo e tacchino). Sulla base di questi dati saranno valutati i fattori che condizionano la variabilità (ed il grado d’incertezza). Combinando i nostri dati con i risultati dei programmi di nazionali di monitoraggio e con i dati sui consumi alimentari sarà valutato il contributo delle carni di pollame nei riguardi dell’esposizione al piombo ed al cadmio. Sarà fatto anche uno studio preliminare per stimare i livelli di Arsenico cui la popolazione italiana è esposta attraverso il consumo di queste carni. La tecnica voltammetrica è stata utilizzata con successo, in studi recenti sull’acqua di mare e sui molluschi, per determinare la contaminazione da arsenico e per specificare la natura dei composti arseniosi contaminanti (forma organica/inorganica, forma trivalente o pentavalente). Questa metodologia a parer nostro potrebbe essere adattata all’analisi di carni di pollo, in combinazione con procedure di purificazione utili a ridurre l'interferenza di altri metalli quali il rame, che è abbondante nei campioni di fegato. Durante il primo anno questa metodologia sarà messa a punto e ci si attende che possa essere più vantaggiosa, in termini di tempi e costi dell’analisi, a confronto con altre metodologie oggi utilizzate quali la “inductively coupled plasma mass spectrometry” o la “ion-chromatography” combinata con la “hydride-generation atomic spectrometry”. Durante il secondo anno del progetto saranno analizzati alcuni campioni prelevati da animali macellati di diversa provenienza. Insieme alle determinazioni sul pollame, oggetto di allevamento intensivo, effettueremo determinazioni identiche su campioni di carne di selvaggina che vive e viene macellata in Romagna e su campioni di selvaggina che saranno prelevati dall'unità di ricerca del Università di Milano. Questi dati permetteranno una valutazione dei livelli di contaminazione nell'ambiente naturale.

Valutazione dei livelli di metalli e metalloidi nelle carni avicole e nella selvaggina / M. Trevisani. - (2004).

Valutazione dei livelli di metalli e metalloidi nelle carni avicole e nella selvaggina

TREVISANI, MARCELLO
2004

Abstract

Il nostro studio mira a determinare i livelli di contaminazione da cadmio e da piombo nelle carni di pollame. I campioni saranno raccolti in Romagna, una regione che ha in Italia una notevole rilevanza per tale produzione. Saranno valutati i fattori che incidono sulla variabilità, quali i mangimi, la zona e le procedure di allevamento, operando in collaborazione con una grossa industria di macellazione che è disposta a fornire i dati relativi ai polli e ai tacchini macellati, provenienti da diverse zone del nord est dell’Italia. Per l’analisi dei metalli in tracce sarà utilizzata la tecnica di stripping anodico. Uno studio preliminare servirà ad ottimizzare le condizioni utili ad eseguire analisi precise e ripetibili, in grado di soddisfare i requisiti specificati dalla Direttiva 2001/22 dell'UE, che riguarda i metodi di campionamento ed analisi di piombo, cadmio ed altri agenti contaminanti negli alimenti. Successivamente saranno eseguiti almeno sessanta - settanta campioni del pollame (pollo e tacchino). Sulla base di questi dati saranno valutati i fattori che condizionano la variabilità (ed il grado d’incertezza). Combinando i nostri dati con i risultati dei programmi di nazionali di monitoraggio e con i dati sui consumi alimentari sarà valutato il contributo delle carni di pollame nei riguardi dell’esposizione al piombo ed al cadmio. Sarà fatto anche uno studio preliminare per stimare i livelli di Arsenico cui la popolazione italiana è esposta attraverso il consumo di queste carni. La tecnica voltammetrica è stata utilizzata con successo, in studi recenti sull’acqua di mare e sui molluschi, per determinare la contaminazione da arsenico e per specificare la natura dei composti arseniosi contaminanti (forma organica/inorganica, forma trivalente o pentavalente). Questa metodologia a parer nostro potrebbe essere adattata all’analisi di carni di pollo, in combinazione con procedure di purificazione utili a ridurre l'interferenza di altri metalli quali il rame, che è abbondante nei campioni di fegato. Durante il primo anno questa metodologia sarà messa a punto e ci si attende che possa essere più vantaggiosa, in termini di tempi e costi dell’analisi, a confronto con altre metodologie oggi utilizzate quali la “inductively coupled plasma mass spectrometry” o la “ion-chromatography” combinata con la “hydride-generation atomic spectrometry”. Durante il secondo anno del progetto saranno analizzati alcuni campioni prelevati da animali macellati di diversa provenienza. Insieme alle determinazioni sul pollame, oggetto di allevamento intensivo, effettueremo determinazioni identiche su campioni di carne di selvaggina che vive e viene macellata in Romagna e su campioni di selvaggina che saranno prelevati dall'unità di ricerca del Università di Milano. Questi dati permetteranno una valutazione dei livelli di contaminazione nell'ambiente naturale.
2004
Valutazione dei livelli di metalli e metalloidi nelle carni avicole e nella selvaggina / M. Trevisani. - (2004).
M. Trevisani
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