Digiuno ed astinenza da sempre scandiscono il ritmo delle settimane nel cristianesimo. Il saggio descrive sinteticamente l’evoluzione storica della normativa canonica sul digiuno penitenziale o eucaristico e sulla astinenza dalla carne: dalle prescrizioni delle collezioni pseudo-apostoliche dei primi secoli agli assai abbondanti ed esigenti precetti medievali, all’opera di uniformazione ed omogeneizzazione normativa compiuta dalle autorità ecclesiastiche. Mutamenti incisivi della disciplina lentamente elaborata sono stati introdotti soprattutto nel corso del Novecento, in particolare in seguito ad istanze rinnovatici emerse nel Concilio Vaticano II e recepite dal papa Paolo VI: modificazioni che hanno sensibilmente attenuato l’anteriore rigore. Si analizzano poi nel dettaglio i canoni dedicati alla materia nel vigente Codex Iuris Canonici per la Chiesa latina, in comparazione con quelli contenuti nel Codice dei Canoni delle Chiese Orientali. Di notevole interesse, inoltre, la rassegna critica delle disposizioni assunte nel mondo dalle varie Conferenze Episcopali alle quali il Codice stesso attribuisce la facoltà di precisare il diritto comune: disposizioni prevalentemente rivolte nella direzione di un’ulteriore mitigazione di quest’ultimo. Oggetto di attenzione precipua sono le norme adottate dalla Conferenza Episcopale Italiana che segnatamente ha concesso ai fedeli la possibilità, nei venerdì non di quaresima, di sostituire all’astinenza dal cibo altre rinunce adattate ai tempi odierni. Ci si interroga dunque sulla intervenuta desuetudine di digiuno ed astinenza nella comunità ecclesiale alla luce, per converso, del pregnante e immutato valore, sotto molteplici profili, di queste due forme tradizionali di penitenza nel cristianesimo e specialmente nel cattolicesimo. Fast and abstinence have always punctuated the weeks of Christian time. The paper briefly describes, on the one hand, the historical evolution of canonical regulations regarding Eucharistic fast and penitential fast, and, on the other hand, abstinence from meat. This historical reconstruction starts from the contents of the pseudo-apostolic collections of the first centuries, then it describes the very numerous and demanding medieval precepts, and considers, in the end, the regulatory work of standardization and homogenization accomplished by ecclesiastical legislation. Important changes in the rules were introduced, above all, during the twentieth century, especially following the reforms affirmed by of the Second Vatican Council and brought into law by Pope Paul VI. These variations significantly mitigated the harshness of the prior regulatory regime. The paper then analyzes in detail the canons dedicated to the matter in the Code of Canon Law in force for the Latin Church in comparison with those contained in the Code of Canons of the Eastern Churches. Also of great interest is the critical review of the provisions adopted in the world by the various Episcopal Conferences. In fact, the Code confers to the Episcopal Conferences the power to moderate the provisions of universal law. Further to this are the rules adopted by Italian Episcopal Conference. These provisions grant to the Italian Catholics the opportunity to replace (not on the Fridays of Lent) abstinence from food to other forms of self-denial adapted to modern times. Lastly, the question at hand is why fasting and abstinence have fallen into disuse in the ecclesiastical community if they have, conversely, the same unchanged meaning and value with regard to that which comes from tradition.

G. Boni (2014). Digiuno e astinenza in diritto canonico. ’Residui’ di una pratica religiosa dei secoli passati?. EPHEMERIDES IURIS CANONICI, LIV(n. 1), 103-146.

Digiuno e astinenza in diritto canonico. ’Residui’ di una pratica religiosa dei secoli passati?

BONI, GERALDINA
2014

Abstract

Digiuno ed astinenza da sempre scandiscono il ritmo delle settimane nel cristianesimo. Il saggio descrive sinteticamente l’evoluzione storica della normativa canonica sul digiuno penitenziale o eucaristico e sulla astinenza dalla carne: dalle prescrizioni delle collezioni pseudo-apostoliche dei primi secoli agli assai abbondanti ed esigenti precetti medievali, all’opera di uniformazione ed omogeneizzazione normativa compiuta dalle autorità ecclesiastiche. Mutamenti incisivi della disciplina lentamente elaborata sono stati introdotti soprattutto nel corso del Novecento, in particolare in seguito ad istanze rinnovatici emerse nel Concilio Vaticano II e recepite dal papa Paolo VI: modificazioni che hanno sensibilmente attenuato l’anteriore rigore. Si analizzano poi nel dettaglio i canoni dedicati alla materia nel vigente Codex Iuris Canonici per la Chiesa latina, in comparazione con quelli contenuti nel Codice dei Canoni delle Chiese Orientali. Di notevole interesse, inoltre, la rassegna critica delle disposizioni assunte nel mondo dalle varie Conferenze Episcopali alle quali il Codice stesso attribuisce la facoltà di precisare il diritto comune: disposizioni prevalentemente rivolte nella direzione di un’ulteriore mitigazione di quest’ultimo. Oggetto di attenzione precipua sono le norme adottate dalla Conferenza Episcopale Italiana che segnatamente ha concesso ai fedeli la possibilità, nei venerdì non di quaresima, di sostituire all’astinenza dal cibo altre rinunce adattate ai tempi odierni. Ci si interroga dunque sulla intervenuta desuetudine di digiuno ed astinenza nella comunità ecclesiale alla luce, per converso, del pregnante e immutato valore, sotto molteplici profili, di queste due forme tradizionali di penitenza nel cristianesimo e specialmente nel cattolicesimo. Fast and abstinence have always punctuated the weeks of Christian time. The paper briefly describes, on the one hand, the historical evolution of canonical regulations regarding Eucharistic fast and penitential fast, and, on the other hand, abstinence from meat. This historical reconstruction starts from the contents of the pseudo-apostolic collections of the first centuries, then it describes the very numerous and demanding medieval precepts, and considers, in the end, the regulatory work of standardization and homogenization accomplished by ecclesiastical legislation. Important changes in the rules were introduced, above all, during the twentieth century, especially following the reforms affirmed by of the Second Vatican Council and brought into law by Pope Paul VI. These variations significantly mitigated the harshness of the prior regulatory regime. The paper then analyzes in detail the canons dedicated to the matter in the Code of Canon Law in force for the Latin Church in comparison with those contained in the Code of Canons of the Eastern Churches. Also of great interest is the critical review of the provisions adopted in the world by the various Episcopal Conferences. In fact, the Code confers to the Episcopal Conferences the power to moderate the provisions of universal law. Further to this are the rules adopted by Italian Episcopal Conference. These provisions grant to the Italian Catholics the opportunity to replace (not on the Fridays of Lent) abstinence from food to other forms of self-denial adapted to modern times. Lastly, the question at hand is why fasting and abstinence have fallen into disuse in the ecclesiastical community if they have, conversely, the same unchanged meaning and value with regard to that which comes from tradition.
2014
G. Boni (2014). Digiuno e astinenza in diritto canonico. ’Residui’ di una pratica religiosa dei secoli passati?. EPHEMERIDES IURIS CANONICI, LIV(n. 1), 103-146.
G. Boni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/295114
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