I sistemi di posizionamento GNSS costituiscono uno degli strumenti più utilizzati per l’inquadramento di rilievi di natura geo-topo-cartografico. La possibilità di disporre di reti di stazioni permanenti GNSS globali e regionali ha consentito una definizione sempre più accurata e precisa dei sistemi di riferimento rendendo possibili posizionamenti su scala globale a livello centimetrico e sub-centimetrico (in caso di osservazioni molto prolungate). In particolare per problemi su scala globale il Sistema di Riferimento ITRS (e le conseguenti realizzazioni ITRF) costituisce il sistema di riferimento più corretto all’interno del quale la posizione di un punto viene descritta in modo completo ad ogni istante mediante una posizione ed una velocità media definite ad una predefinita epoca. Il monitoraggio della Stazioni di Riferimento GNSS consente di quantificar e i movimenti relativi delle placche oltre che a garantire la qualità delle stazioni stesse. Quando invece il problema si presenta su una scala regionale e all’interno di una delle principali placche tettoniche, può essere utile esprimere la posizione rispetto ad un sistema di riferimento che “rimuova” il moto medio di placca. In tali sistemi di riferimento, ad eccezione di alcuni problemi di bordo, le velocità medie dei punti si riducono drasticamente. Per l’Europa sistema di riferimento “intraplacca” è l’ETRS89 (realizzato mediante i frames ETRF) e costituisce una realtà consolidata ed ampiamente utilizzata in molteplici applicazioni ma anche per l’inquadramento di reti geodetiche nazionali. Nonostante il sistema di riferimento ETRS89 possa considerarsi stabile e caratterizzato da velocità medie sostanzialmente nulle, EUREF (sottocommissione della IAG per la definizione del sistema di riferimento europeo) esegue un monitoraggio del sistema di riferimento geodetico continuo attraverso la rete EPN (Euref Permanent Network). La rete EPN è di fatto un raffittimento della rete IGS (utilizzata sia per il monitoraggio del sistema di riferimento globale che per la definizione dei sistemi di riferimento “intraplacca”). Il monitoraggio in continuo consente non tanto la stima delle velocità medie intraplacca quanto il controllo del territorio comunque in continua evoluzione per movimenti intraplacca dovuti alla sismicità, alla subsidenza e ad altre cause naturali. Poiché in un riferimento intraplacca le velocità dei punti si riducono drasticamente la prima rete geodetica basata su misure satellitari, la rete IGM’95 fu calcolata rispetto al sistema di riferimento ETRS89, frame ETRF89 ma le posizioni definite e pubblicate costituivano una soluzione “congelata” all’epoca delle misure. Come detto ETRS89 consente di rimuovere il moto medio di placca e quindi i punti presentano velocità molto spesso trascurabili, ad eccezione di alcune aree periferiche come l’Italia. La ragione, nota in ambito geofisico, è legata principalmente alla parte meridionale della penisola dove alcune regioni (Sicilia, Calabria e Puglia principalmente) si trovano o sulla placca Africana (Sicilia) o in zona di confine. Per tutte queste ragioni anche l’Italia come d’altra parte altre nazioni europee, ha deciso nel 2011 di istituire un nuovo sistema geodetico realizzato mediante una rete di stazioni permanenti GNSS. Tale rete denominata Rete Dinamica Nazionale nasce come un raffittimento Nazionale della rete Europea

Maurizio Barbarella, Stefano Gandolfi (2014). Il raffittimento nazionale della rete Europea EPN: analisi dei risultati ottenuti mediante approccio PPP. NEWTON’S BULLETIN, 1(1), 1-8.

Il raffittimento nazionale della rete Europea EPN: analisi dei risultati ottenuti mediante approccio PPP

BARBARELLA, MAURIZIO;GANDOLFI, STEFANO
2014

Abstract

I sistemi di posizionamento GNSS costituiscono uno degli strumenti più utilizzati per l’inquadramento di rilievi di natura geo-topo-cartografico. La possibilità di disporre di reti di stazioni permanenti GNSS globali e regionali ha consentito una definizione sempre più accurata e precisa dei sistemi di riferimento rendendo possibili posizionamenti su scala globale a livello centimetrico e sub-centimetrico (in caso di osservazioni molto prolungate). In particolare per problemi su scala globale il Sistema di Riferimento ITRS (e le conseguenti realizzazioni ITRF) costituisce il sistema di riferimento più corretto all’interno del quale la posizione di un punto viene descritta in modo completo ad ogni istante mediante una posizione ed una velocità media definite ad una predefinita epoca. Il monitoraggio della Stazioni di Riferimento GNSS consente di quantificar e i movimenti relativi delle placche oltre che a garantire la qualità delle stazioni stesse. Quando invece il problema si presenta su una scala regionale e all’interno di una delle principali placche tettoniche, può essere utile esprimere la posizione rispetto ad un sistema di riferimento che “rimuova” il moto medio di placca. In tali sistemi di riferimento, ad eccezione di alcuni problemi di bordo, le velocità medie dei punti si riducono drasticamente. Per l’Europa sistema di riferimento “intraplacca” è l’ETRS89 (realizzato mediante i frames ETRF) e costituisce una realtà consolidata ed ampiamente utilizzata in molteplici applicazioni ma anche per l’inquadramento di reti geodetiche nazionali. Nonostante il sistema di riferimento ETRS89 possa considerarsi stabile e caratterizzato da velocità medie sostanzialmente nulle, EUREF (sottocommissione della IAG per la definizione del sistema di riferimento europeo) esegue un monitoraggio del sistema di riferimento geodetico continuo attraverso la rete EPN (Euref Permanent Network). La rete EPN è di fatto un raffittimento della rete IGS (utilizzata sia per il monitoraggio del sistema di riferimento globale che per la definizione dei sistemi di riferimento “intraplacca”). Il monitoraggio in continuo consente non tanto la stima delle velocità medie intraplacca quanto il controllo del territorio comunque in continua evoluzione per movimenti intraplacca dovuti alla sismicità, alla subsidenza e ad altre cause naturali. Poiché in un riferimento intraplacca le velocità dei punti si riducono drasticamente la prima rete geodetica basata su misure satellitari, la rete IGM’95 fu calcolata rispetto al sistema di riferimento ETRS89, frame ETRF89 ma le posizioni definite e pubblicate costituivano una soluzione “congelata” all’epoca delle misure. Come detto ETRS89 consente di rimuovere il moto medio di placca e quindi i punti presentano velocità molto spesso trascurabili, ad eccezione di alcune aree periferiche come l’Italia. La ragione, nota in ambito geofisico, è legata principalmente alla parte meridionale della penisola dove alcune regioni (Sicilia, Calabria e Puglia principalmente) si trovano o sulla placca Africana (Sicilia) o in zona di confine. Per tutte queste ragioni anche l’Italia come d’altra parte altre nazioni europee, ha deciso nel 2011 di istituire un nuovo sistema geodetico realizzato mediante una rete di stazioni permanenti GNSS. Tale rete denominata Rete Dinamica Nazionale nasce come un raffittimento Nazionale della rete Europea
2014
Maurizio Barbarella, Stefano Gandolfi (2014). Il raffittimento nazionale della rete Europea EPN: analisi dei risultati ottenuti mediante approccio PPP. NEWTON’S BULLETIN, 1(1), 1-8.
Maurizio Barbarella; Stefano Gandolfi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/290713
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