Il paper presenta un tentativo di mutualizzazione dei servizi pubblici nel Regno Unito. Grazie a diversi programmi (Right to Request, Right to Provide, Social Work Practice Programme, Mutuals Support Programme) i governi inglesi più recenti hanno cercato di esternalizzare non più i singoli servizi ma interi staff di lavoratori, favorendo la costituzione di “public service mutuals”. In questa accezione, le mutue sono organizzazioni che hanno lasciato l’amministrazione pubblica, tramite un processo di spin out, continuando a gestire ed erogare servizi sociali con finalità di pubblica utilità attraverso una modalità di gestione partecipativa, in quanto la proprietà dell’impresa è in mano ai lavoratori. Dopo aver ricostruito l’origine di questa politica, il paper illustra la struttura complessa del progetto: in esso si intrecciano società di consulenza, associazioni, organizzazioni ombrello, fondi dedicati, personale pubblico e commissioner. L’ultima parte del contributo riepiloga i punti di forza ed i limiti del modello con particolare attenzione all’ecosistema di competenze che rende il progetto esportabile anche in altri contesti.
Matteo Orlandini (2014). Public Service Mutuals. La creazione di mutue di servizi pubblici per coniugare esternalizzazioni e partecipazione dei lavoratori”. IMPRESA SOCIALE, 3, 21-34.
Public Service Mutuals. La creazione di mutue di servizi pubblici per coniugare esternalizzazioni e partecipazione dei lavoratori”
ORLANDINI, MATTEO
2014
Abstract
Il paper presenta un tentativo di mutualizzazione dei servizi pubblici nel Regno Unito. Grazie a diversi programmi (Right to Request, Right to Provide, Social Work Practice Programme, Mutuals Support Programme) i governi inglesi più recenti hanno cercato di esternalizzare non più i singoli servizi ma interi staff di lavoratori, favorendo la costituzione di “public service mutuals”. In questa accezione, le mutue sono organizzazioni che hanno lasciato l’amministrazione pubblica, tramite un processo di spin out, continuando a gestire ed erogare servizi sociali con finalità di pubblica utilità attraverso una modalità di gestione partecipativa, in quanto la proprietà dell’impresa è in mano ai lavoratori. Dopo aver ricostruito l’origine di questa politica, il paper illustra la struttura complessa del progetto: in esso si intrecciano società di consulenza, associazioni, organizzazioni ombrello, fondi dedicati, personale pubblico e commissioner. L’ultima parte del contributo riepiloga i punti di forza ed i limiti del modello con particolare attenzione all’ecosistema di competenze che rende il progetto esportabile anche in altri contesti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.