L'articolo affronta criticamente le vicende urbanistiche del comune di Firenze negli ultimi tre decenni ed è parte della rubrica "Viaggio in Italia", ideata e coordinata da Piero Bevilacqua. Si tratta di una riflessione collettiva sui mutamenti che hanno segnato le città italiane nell'ultimo trentennio: "I mutamenti - scrive Bevilacqua nella presentazione della rubrica – riguardano non solo le strutture cittadine, su cui ovviamente si soffermeranno gli urbanisti, ma anche la realtà culturale, politica ecc., che potrà essere esaminata da osservatori dotati di altre competenze. Il fine di tale insieme di riflessioni è, per un verso, quello di dar conto ai lettori del 'manifesto' e agli italiani, del tipo di strada che abbiamo percorso sin qui, attraverso lo spaccato significativo di tante nostre città e dello stato presente dei loro problemi. Per un altro verso, i vari approfondimenti dovrebbero dare il quadro generale di una fase storica, l'età neoliberistica, conclusasi con uno dei più drammatici fallimenti dell'età contemporanea. Fallimento non solo economico, sociale, ambientale, ma anche politico, come rivela ormai il disordine nei sistemi politici di tanti stati e le difficoltà del bipolarismo partitico. Non avere le forze per uscirne non deve certo impedire di esaminare l'esaurimento storico di un progetto di società e di dominio. Creare il senso comune della conclusione di un'epoca storica è, d'altra parte, una condizione essenziale per cercare nuove strade".

Firenze, pianificar twittando

AGOSTINI, ILARIA
2014

Abstract

L'articolo affronta criticamente le vicende urbanistiche del comune di Firenze negli ultimi tre decenni ed è parte della rubrica "Viaggio in Italia", ideata e coordinata da Piero Bevilacqua. Si tratta di una riflessione collettiva sui mutamenti che hanno segnato le città italiane nell'ultimo trentennio: "I mutamenti - scrive Bevilacqua nella presentazione della rubrica – riguardano non solo le strutture cittadine, su cui ovviamente si soffermeranno gli urbanisti, ma anche la realtà culturale, politica ecc., che potrà essere esaminata da osservatori dotati di altre competenze. Il fine di tale insieme di riflessioni è, per un verso, quello di dar conto ai lettori del 'manifesto' e agli italiani, del tipo di strada che abbiamo percorso sin qui, attraverso lo spaccato significativo di tante nostre città e dello stato presente dei loro problemi. Per un altro verso, i vari approfondimenti dovrebbero dare il quadro generale di una fase storica, l'età neoliberistica, conclusasi con uno dei più drammatici fallimenti dell'età contemporanea. Fallimento non solo economico, sociale, ambientale, ma anche politico, come rivela ormai il disordine nei sistemi politici di tanti stati e le difficoltà del bipolarismo partitico. Non avere le forze per uscirne non deve certo impedire di esaminare l'esaurimento storico di un progetto di società e di dominio. Creare il senso comune della conclusione di un'epoca storica è, d'altra parte, una condizione essenziale per cercare nuove strade".
2014
Ilaria Agostini
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/282719
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