Il saggio analizza le modalità di reclutamento e di elezione dei vescovi nell'Europa carolingia e postcarolingia, sulla base di un'ampia ed originale indagine sulle fonti edite ed inedite e di una discussione puntuale della bibliografia disponibile a livello internazionale. Vengono evidenziati i condizionamenti, spesso rilevanti, esercitati dal potere regio ed imperiale e dalle élites locali sulla scelta dei vescovi, con un'adeguata attenzione alle varianti locali, alla specificità dei singoli contesti ed alle diverse modalità di utilizzazione e reinterpretazione della normativa canonica. A partire dal terzo decennio del IX secolo si registra, nelle aree occidentali dell'Impero carolingio, una forte progettualità dell'episcopato franco, che matura una nuova autocoscienza, rivendicando una "libertas episcopalis" che implica una più ampia autonomia nei confronti del potere regio, mentre la disgregazione dell'Impero favorisce, tra IX e X secolo, l'emergere di uno spiccato protagonismo dei sovrani ed ancor più delle élites locali. Un paragrafo è incentrato sull'analsi delle dinamiche specifiche che caratterizzano l'area italica. Il contributo si sofferma inoltre sulle diverse modalità di autorappresentazione dell'episcopato, sulle diverse tipologie documentarie (capitolari, canoni conciliari, collezioni canoniche, epistolari, diplomi) e su alcuni aspetti diplomatistici che riflettono l'evolversi di una ideologia politico-ecclesiastica.
R. Savigni (2014). L'episcopato nell'Europa carolingia e postcarolingia: reclutamento dei vescovi, rapporti con le élites locali e ricerca di una identità specifica. Spoleto : CENTRO ITALIANO DI STUDI SULL'ALTO MEDIOEVO.
L'episcopato nell'Europa carolingia e postcarolingia: reclutamento dei vescovi, rapporti con le élites locali e ricerca di una identità specifica
SAVIGNI, RAFFAELE
2014
Abstract
Il saggio analizza le modalità di reclutamento e di elezione dei vescovi nell'Europa carolingia e postcarolingia, sulla base di un'ampia ed originale indagine sulle fonti edite ed inedite e di una discussione puntuale della bibliografia disponibile a livello internazionale. Vengono evidenziati i condizionamenti, spesso rilevanti, esercitati dal potere regio ed imperiale e dalle élites locali sulla scelta dei vescovi, con un'adeguata attenzione alle varianti locali, alla specificità dei singoli contesti ed alle diverse modalità di utilizzazione e reinterpretazione della normativa canonica. A partire dal terzo decennio del IX secolo si registra, nelle aree occidentali dell'Impero carolingio, una forte progettualità dell'episcopato franco, che matura una nuova autocoscienza, rivendicando una "libertas episcopalis" che implica una più ampia autonomia nei confronti del potere regio, mentre la disgregazione dell'Impero favorisce, tra IX e X secolo, l'emergere di uno spiccato protagonismo dei sovrani ed ancor più delle élites locali. Un paragrafo è incentrato sull'analsi delle dinamiche specifiche che caratterizzano l'area italica. Il contributo si sofferma inoltre sulle diverse modalità di autorappresentazione dell'episcopato, sulle diverse tipologie documentarie (capitolari, canoni conciliari, collezioni canoniche, epistolari, diplomi) e su alcuni aspetti diplomatistici che riflettono l'evolversi di una ideologia politico-ecclesiastica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.