Nella Bologna del Settecento, la reputazione e la collocazione sociale di chi esercitava la professione di patrocinatore nei fori civile e penale variavano molto: ai migliori avvocati, laureati in utriusque e collegiati, tanto più se lettori dello Studio, erano riservati rispetto e considerazione mentre i procuratori, che potevano essere dottori in iure ma anche non esserlo, non di rado si confondevano con la folla stracciona dei praticanti – i sollecitatori. Prestigio professionale, proprietà immobiliare, attività commerciali. Da queste premesse, nella seconda metà del Settecento, poterono emergere figure come quella di Antonio Aldini, dal quale l’ ‘onore’ dell’uomo di legge fu realizzato compiutamente con il favore di Napoleone che gli consentì l’accesso a quei vertici del potere che nella Bologna di ancien régime i dottori in iure e gli avvocati, pure stimati, avevano solo sfiorato, come consulenti del Senato e, privatamente, del patriziato - nelle sue vertenze cavalleresche e nei suoi non infrequenti infortuni con la giustizia

Dal giudice monocratico ai travet della giustizia

CASANOVA, CESARINA
2010

Abstract

Nella Bologna del Settecento, la reputazione e la collocazione sociale di chi esercitava la professione di patrocinatore nei fori civile e penale variavano molto: ai migliori avvocati, laureati in utriusque e collegiati, tanto più se lettori dello Studio, erano riservati rispetto e considerazione mentre i procuratori, che potevano essere dottori in iure ma anche non esserlo, non di rado si confondevano con la folla stracciona dei praticanti – i sollecitatori. Prestigio professionale, proprietà immobiliare, attività commerciali. Da queste premesse, nella seconda metà del Settecento, poterono emergere figure come quella di Antonio Aldini, dal quale l’ ‘onore’ dell’uomo di legge fu realizzato compiutamente con il favore di Napoleone che gli consentì l’accesso a quei vertici del potere che nella Bologna di ancien régime i dottori in iure e gli avvocati, pure stimati, avevano solo sfiorato, come consulenti del Senato e, privatamente, del patriziato - nelle sue vertenze cavalleresche e nei suoi non infrequenti infortuni con la giustizia
2010
Casanova C
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