Sempre maggiore attenzione viene rivolta allo studio dei meccanismi immunitari coinvolti nella difesa della ghiandola mammaria e l’interesse dei ricercatori si è focalizzato sul ruolo svolto dai numerosi mediatori immunitari identificati anche grazie alla disponibilità di nuove ed efficaci tecniche di biologia molecolare. Fra questi ultimi, le citochine rappresentano sicuramente l’argomento di studio più promettente e ciò in relazione alla loro potente azione immunomodulatrice ed al ruolo pivotale ch’esse rivestono nell’orchestrare la risposta immune innata ed acquisita. Lo studio delle citochine si rivela estremamente complesso per la vastità dei fenomeni fisiologici coinvolti, per le altrettanto numerose possibilità d’indagine offerte dalla patologia, per la necessità di impiegare mezzi d’analisi sofisticati e, infine, per l’opportunità di adottare un approccio multidisciplinare al problema. La comprensione del loro ruolo nella fisiologia come pure nella patologia, è certamente il punto di partenza per la messa a punto di strategie di immunoterapia con molecole ricombinanti accanto a quella di includerle, quali immunomodulatori o adiuvanti, nello sviluppo di vaccini efficaci. Nella presente nota ci si è sforzati di sintetizzare i risultati sperimentali ottenuti, in vivo, nel campo dell’immunoterapia e dell’immunomodulazione, non trascurando, nel contempo, di riportare, singolarmente per le citochine meglio note e studiate nella specie bovina (IL-1, IL-2, IL-6, IL-8, IL-12, IFN-gamma e TNF-alfa), le informazioni più pertinenti sul significato che queste molecole hanno nella valutazione delle difese immunitarie della ghiandola mammaria nella vacca da latte
Peli A., Britti D. (2006). Il ruolo delle citochine nella valutazione delle difese immunitarie della mammella. BUIATRIA, 1, 290-310.
Il ruolo delle citochine nella valutazione delle difese immunitarie della mammella
PELI, ANGELO;
2006
Abstract
Sempre maggiore attenzione viene rivolta allo studio dei meccanismi immunitari coinvolti nella difesa della ghiandola mammaria e l’interesse dei ricercatori si è focalizzato sul ruolo svolto dai numerosi mediatori immunitari identificati anche grazie alla disponibilità di nuove ed efficaci tecniche di biologia molecolare. Fra questi ultimi, le citochine rappresentano sicuramente l’argomento di studio più promettente e ciò in relazione alla loro potente azione immunomodulatrice ed al ruolo pivotale ch’esse rivestono nell’orchestrare la risposta immune innata ed acquisita. Lo studio delle citochine si rivela estremamente complesso per la vastità dei fenomeni fisiologici coinvolti, per le altrettanto numerose possibilità d’indagine offerte dalla patologia, per la necessità di impiegare mezzi d’analisi sofisticati e, infine, per l’opportunità di adottare un approccio multidisciplinare al problema. La comprensione del loro ruolo nella fisiologia come pure nella patologia, è certamente il punto di partenza per la messa a punto di strategie di immunoterapia con molecole ricombinanti accanto a quella di includerle, quali immunomodulatori o adiuvanti, nello sviluppo di vaccini efficaci. Nella presente nota ci si è sforzati di sintetizzare i risultati sperimentali ottenuti, in vivo, nel campo dell’immunoterapia e dell’immunomodulazione, non trascurando, nel contempo, di riportare, singolarmente per le citochine meglio note e studiate nella specie bovina (IL-1, IL-2, IL-6, IL-8, IL-12, IFN-gamma e TNF-alfa), le informazioni più pertinenti sul significato che queste molecole hanno nella valutazione delle difese immunitarie della ghiandola mammaria nella vacca da latteI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.