Questo articolo prende in esame l’attività veneziana del fiammingo Giusto Le Court (Ypres 1627-Venezia 1679). La scoperta di alcuni marmi inediti e l’attribuzione allo scultore di opere finora riferite al altri artisti (soprattutto ad Orazio Marinali) ha rappresentato il punto di avvio per una riconsiderazione più generale della sua evoluzione stilistica. Una particolare attenzione è stata poi riservata al cantiere longheniano di Santa Maria della Salute: gli studi sull’attività di Giusto per questa basilica si erano finora concentrati soprattutto sul maestoso altare maggiore, mentre era stato trascurato un ciclo di oltre venti statue monumentali con figure di Santi, la maggior parte delle quali qui pubblicata per la prima volta. Emerge così con maggiore evidenza il contributo decisivo di Le Court alla maturazione in senso barocco delle scultura veneziana, grazie alla elaborazione di un linguaggio figurativo potente e originale che costituisce una delle alternative più interessanti al barocco berniniano e che avrebbe condizionato per almeno mezzo secolo la successiva scultura lagunare.

Bacchi, A. (2006). 'Le cose più belle e principali nelle chiese di Venezia sono opere sue': Giusto Le Court a Santa Maria della Salute (e altrove). NUOVI STUDI, 11, 145-158.

'Le cose più belle e principali nelle chiese di Venezia sono opere sue': Giusto Le Court a Santa Maria della Salute (e altrove)

BACCHI, ANDREA
2006

Abstract

Questo articolo prende in esame l’attività veneziana del fiammingo Giusto Le Court (Ypres 1627-Venezia 1679). La scoperta di alcuni marmi inediti e l’attribuzione allo scultore di opere finora riferite al altri artisti (soprattutto ad Orazio Marinali) ha rappresentato il punto di avvio per una riconsiderazione più generale della sua evoluzione stilistica. Una particolare attenzione è stata poi riservata al cantiere longheniano di Santa Maria della Salute: gli studi sull’attività di Giusto per questa basilica si erano finora concentrati soprattutto sul maestoso altare maggiore, mentre era stato trascurato un ciclo di oltre venti statue monumentali con figure di Santi, la maggior parte delle quali qui pubblicata per la prima volta. Emerge così con maggiore evidenza il contributo decisivo di Le Court alla maturazione in senso barocco delle scultura veneziana, grazie alla elaborazione di un linguaggio figurativo potente e originale che costituisce una delle alternative più interessanti al barocco berniniano e che avrebbe condizionato per almeno mezzo secolo la successiva scultura lagunare.
2006
Bacchi, A. (2006). 'Le cose più belle e principali nelle chiese di Venezia sono opere sue': Giusto Le Court a Santa Maria della Salute (e altrove). NUOVI STUDI, 11, 145-158.
Bacchi, Andrea
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/271543
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