La questione dei rifiuti in edilizia ha assunto negli ultimi anni un peso considerevole, paragonabile alle problematiche emerse negli altri settori produttivi, ma presenta modalità che la rendono un caso particolare e complesso. Infatti, sono molto articolate le implicazioni ambientali dovute ai rifiuti, che richiedono di essere considerati in vari momenti, dalla preproduzione - con il reperimento di materie prime in gran parte non rinnovabili e a elevato carico ecologico - alla produzione di componenti; dalla costruzione e gestione del cantiere fino all'esercizio, con gli interventi di manutenzione, e alla dismissione. Tutti questi momenti sono caratterizzati dalla produzione di quantità elevate di residui che sono però spesso molto diversi per tipo di materiali e volumi, soggetti a normative specifiche e che coinvolgono differenti tipi di operatori. Il problema dei rifiuti va quindi inquadrato in una gestione integrata delle risorse nel processo edilizio, valutandoli ovvia- mente come flusso in uscita, ma prevedendone l'impiego anche come materia prima dopo adeguati processi di riuso e riciclaggio. In questo caso assumerà una va- lenza particolare progettare componenti e costruzioni in modo da ridurre la produzione di rifiuti ma, per l'aliquota non riducibile, prevedendo efficienti sistemi di riuso e riciclaggio, che consentano di configurare prodotti e sistemi che abbiano nell'uso delle materie prime recuperate un loro valore aggiunto. Deve determinarsi, quindi, un sistema di utilizzazione dei rifiuti da costruzione e demolizione (c&d) che sia capace di far diventare questi materiali un valore. Perché questo accada, però, occorre rispettare due criteri. Anzitutto, i prodotti ricavati da riuso e riciclaggio devono essere competitivi con i prodotti convenzionali per qualità, livello prestazionale e integrabilità con altri componenti. In secondo luogo è necessario prevedere per tutta la filiera produttiva politiche di programmazione e quadri normativi chiari, che tengano conto delle esigenze di tutti gli operatori: la gestione e il recupero dei rifiuti deve essere un aspetto evidente e non secondario del processo produttivo, capace di orientare le scelte all'interno di un mercato economicamente in equilibrio e ambientalmente sostenibile
Antonini E., Cargano C., Colangelo F. (2005). Risorsa maceria. COSTRUIRE, 269, 182-186.
Risorsa maceria
ANTONINI, ERNESTO;
2005
Abstract
La questione dei rifiuti in edilizia ha assunto negli ultimi anni un peso considerevole, paragonabile alle problematiche emerse negli altri settori produttivi, ma presenta modalità che la rendono un caso particolare e complesso. Infatti, sono molto articolate le implicazioni ambientali dovute ai rifiuti, che richiedono di essere considerati in vari momenti, dalla preproduzione - con il reperimento di materie prime in gran parte non rinnovabili e a elevato carico ecologico - alla produzione di componenti; dalla costruzione e gestione del cantiere fino all'esercizio, con gli interventi di manutenzione, e alla dismissione. Tutti questi momenti sono caratterizzati dalla produzione di quantità elevate di residui che sono però spesso molto diversi per tipo di materiali e volumi, soggetti a normative specifiche e che coinvolgono differenti tipi di operatori. Il problema dei rifiuti va quindi inquadrato in una gestione integrata delle risorse nel processo edilizio, valutandoli ovvia- mente come flusso in uscita, ma prevedendone l'impiego anche come materia prima dopo adeguati processi di riuso e riciclaggio. In questo caso assumerà una va- lenza particolare progettare componenti e costruzioni in modo da ridurre la produzione di rifiuti ma, per l'aliquota non riducibile, prevedendo efficienti sistemi di riuso e riciclaggio, che consentano di configurare prodotti e sistemi che abbiano nell'uso delle materie prime recuperate un loro valore aggiunto. Deve determinarsi, quindi, un sistema di utilizzazione dei rifiuti da costruzione e demolizione (c&d) che sia capace di far diventare questi materiali un valore. Perché questo accada, però, occorre rispettare due criteri. Anzitutto, i prodotti ricavati da riuso e riciclaggio devono essere competitivi con i prodotti convenzionali per qualità, livello prestazionale e integrabilità con altri componenti. In secondo luogo è necessario prevedere per tutta la filiera produttiva politiche di programmazione e quadri normativi chiari, che tengano conto delle esigenze di tutti gli operatori: la gestione e il recupero dei rifiuti deve essere un aspetto evidente e non secondario del processo produttivo, capace di orientare le scelte all'interno di un mercato economicamente in equilibrio e ambientalmente sostenibileI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.