Millenovecentosessantaquattro: il vero boom economico è già finito. Ivertiginosi ritmi di crescita che hanno segnato il decennio appena trascorso (tasso annuo di sviluppo +5,5%, PIL +22% all’anno) hanno bruscamente rallentato. Rispetto al 1963 - l’ultimo degli “anni ruggenti” del boom economico - gli investimenti fissi sono calati del 35%, e l’occupazione del 5,4% . I il solo settore nel quale il boom non si è mai fermato è l’edilizia: 93.000 nuovi alloggi nel 1951, 313.000 nel 1961, 450.000 nell’anno-record 1964. In questo clima a Bologna nell’ottobre del 1965, giusto quaranta anni fa, si inaugura il SAIE, la prima rassegna italiana specializzata in edilizia. Quaranta anni passati a fianco – o forse meglio “dentro” – l’edilizia italiana, di cui la Fiera è stata termometro, vetrina, passerella, luogo di incontro, in qualche felice momento anche occasione di stimolo, quasi sempre specchio nel quale si sono riflessi i pregi, i difetti e a volte persino i tic di un settore grande ed eterogeneo come quello delle costruzioni e del loro enorme indotto. Una Fiera che in quaranta anni, insieme all’edilizia italiana ha anche più volte “cambiato pelle”, mantenendo tuttavia un’identità: una continuità che le riconoscono come un pregio tutti i testimoni e protagonisti (Augusto Rizzi, Marco Buriani, Nicola Sinopoli, Alberto Pratelli, Marino Capelli, Luciano Funaro) che hanno accettato l’invito di Costruire a ripercorrere le loro “esperienze di SAIE” e ricavarne qualche personale valutazione.
Antonini E. (2004). Era l’ottobre del ’65. I quaranta anni del SAIE. COSTRUIRE, 257, 18-25.
Era l’ottobre del ’65. I quaranta anni del SAIE
ANTONINI, ERNESTO
2004
Abstract
Millenovecentosessantaquattro: il vero boom economico è già finito. Ivertiginosi ritmi di crescita che hanno segnato il decennio appena trascorso (tasso annuo di sviluppo +5,5%, PIL +22% all’anno) hanno bruscamente rallentato. Rispetto al 1963 - l’ultimo degli “anni ruggenti” del boom economico - gli investimenti fissi sono calati del 35%, e l’occupazione del 5,4% . I il solo settore nel quale il boom non si è mai fermato è l’edilizia: 93.000 nuovi alloggi nel 1951, 313.000 nel 1961, 450.000 nell’anno-record 1964. In questo clima a Bologna nell’ottobre del 1965, giusto quaranta anni fa, si inaugura il SAIE, la prima rassegna italiana specializzata in edilizia. Quaranta anni passati a fianco – o forse meglio “dentro” – l’edilizia italiana, di cui la Fiera è stata termometro, vetrina, passerella, luogo di incontro, in qualche felice momento anche occasione di stimolo, quasi sempre specchio nel quale si sono riflessi i pregi, i difetti e a volte persino i tic di un settore grande ed eterogeneo come quello delle costruzioni e del loro enorme indotto. Una Fiera che in quaranta anni, insieme all’edilizia italiana ha anche più volte “cambiato pelle”, mantenendo tuttavia un’identità: una continuità che le riconoscono come un pregio tutti i testimoni e protagonisti (Augusto Rizzi, Marco Buriani, Nicola Sinopoli, Alberto Pratelli, Marino Capelli, Luciano Funaro) che hanno accettato l’invito di Costruire a ripercorrere le loro “esperienze di SAIE” e ricavarne qualche personale valutazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.