Si ripercorre la storia del carteggio intercorso tra Lodovico Antonio Muratori e il classicista Gisbert Cuper, olandese di Deventer (1644- 1716), studioso profondamente inserito nella vita politica e culturale del suo paese e in corrispondenza epistolare con i maggiori eruditi dell’epoca. Muratori cominciò questo scambio con Cuper verso la metà dell’agosto 1696 e le loro lettere – di cui qui non è trascritto il testo latino, oggetto di un contributo a parte: cfr. qui il prodotto n. 191570 – ebbero qualche effetto sulla trasmissione dei quattro poemi di Paolino da Nola (cc. 353-431) ancora inediti, che Muratori aveva appena scoperto nella Biblioteca Ambrosiana di Milano (Ambrosianus C 74sup. cc. 77r-104r, aa. 820- 830). Il testo dei poemi (in particolare quello del cosiddetto 'Poema ultimum') presentava per Muratori numerosi, pressanti problemi di ordine filologico e soprattutto storico; da qui la richiesta di lumi a Cuper e altri eruditi. A questo scambio epistolare presero parte celebri nomi dell'associazione culturale conosciuta come ‘Repubblica delle Lettere’, cioè Antonio Magliabechi – il primo ad essere informato della scoperta da Muratori - e Gottfried Wilhelm Leibniz. Il contributo prende in esame le discordanti opinioni dei corrispondenti confrontandole con le risultanze della più moderna esegesi e, nel campo testuale, esamina le successive edizioni di Paolino, cominciando da quella indebitamente attribuita a Muratori (Verona, D. Ramanzini, 1736).

Maranini A., Marri F. (2013). Riscoperta ed esegesi di classici tra Sei e Settecento. Muratori e Cuper su Paolino da Nola. GIORNALE ITALIANO DI FILOLOGIA, 65, 247-274.

Riscoperta ed esegesi di classici tra Sei e Settecento. Muratori e Cuper su Paolino da Nola

MARANINI, ANNA;MARRI, FABIO
2013

Abstract

Si ripercorre la storia del carteggio intercorso tra Lodovico Antonio Muratori e il classicista Gisbert Cuper, olandese di Deventer (1644- 1716), studioso profondamente inserito nella vita politica e culturale del suo paese e in corrispondenza epistolare con i maggiori eruditi dell’epoca. Muratori cominciò questo scambio con Cuper verso la metà dell’agosto 1696 e le loro lettere – di cui qui non è trascritto il testo latino, oggetto di un contributo a parte: cfr. qui il prodotto n. 191570 – ebbero qualche effetto sulla trasmissione dei quattro poemi di Paolino da Nola (cc. 353-431) ancora inediti, che Muratori aveva appena scoperto nella Biblioteca Ambrosiana di Milano (Ambrosianus C 74sup. cc. 77r-104r, aa. 820- 830). Il testo dei poemi (in particolare quello del cosiddetto 'Poema ultimum') presentava per Muratori numerosi, pressanti problemi di ordine filologico e soprattutto storico; da qui la richiesta di lumi a Cuper e altri eruditi. A questo scambio epistolare presero parte celebri nomi dell'associazione culturale conosciuta come ‘Repubblica delle Lettere’, cioè Antonio Magliabechi – il primo ad essere informato della scoperta da Muratori - e Gottfried Wilhelm Leibniz. Il contributo prende in esame le discordanti opinioni dei corrispondenti confrontandole con le risultanze della più moderna esegesi e, nel campo testuale, esamina le successive edizioni di Paolino, cominciando da quella indebitamente attribuita a Muratori (Verona, D. Ramanzini, 1736).
2013
Maranini A., Marri F. (2013). Riscoperta ed esegesi di classici tra Sei e Settecento. Muratori e Cuper su Paolino da Nola. GIORNALE ITALIANO DI FILOLOGIA, 65, 247-274.
Maranini A.; Marri F.
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