Muovendo dal concetto di “distanza adeguata” teorizzato da Silverstone l'autrice sostiene che, per quanto l’ironia emerga contrapponendosi alla pietà e alla sua etica universalistica incentrata su una “comune umanità”, alla fine essa fallisce nel risolvere il problema centrale della pietà: la de-umanizzazione dei più vulnerabili. Ciò è dovuto essenzialmente al fatto che l’ironia non considera la vulnerabilità umana come il risultato di politiche ingiuste, ma come una politica che riguarda l’introspezione del singolo.
P. Musarò (2014). “La distanza inadeguata”: per una riflessione critica sulla solidarietà come ironia. milano : Franco Angeli Editore.
“La distanza inadeguata”: per una riflessione critica sulla solidarietà come ironia
MUSARO', PIERLUIGI
2014
Abstract
Muovendo dal concetto di “distanza adeguata” teorizzato da Silverstone l'autrice sostiene che, per quanto l’ironia emerga contrapponendosi alla pietà e alla sua etica universalistica incentrata su una “comune umanità”, alla fine essa fallisce nel risolvere il problema centrale della pietà: la de-umanizzazione dei più vulnerabili. Ciò è dovuto essenzialmente al fatto che l’ironia non considera la vulnerabilità umana come il risultato di politiche ingiuste, ma come una politica che riguarda l’introspezione del singolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.