Introduzione e scopo del lavoro - L’impiego dell’immunoistochimica ha messo in luce il ruolo patogenetico di vari meccanismi immunologici connessi con l’entità e la distribuzione dell’infiltrato linfocitario intestinale nell’IBD del cane. Lo scopo del presente lavoro è stato quello di valutare la relazione tra i valori sierici di folati e di cobalamina, i rilievi endoscopici e la densità dei linfociti CD3+ a livello intraepiteliale e di lamina propria. Materiali e metodi - Lo studio è stato condotto su 45 cani portatori di IBD nei quali sono state valutate le concentrazioni sieriche dei folati e della cobalamina, il quadro endoscopico e la distribuzione del linfociti CD3+ nello strato epiteliale e nella lamina propria della mucosa duodenale con colorazioni immunoistochimiche. Risultati - I valori sierici dei folati e della cobalamina sono stati pari rispettivamente a 7,91 ± 5,18 μg/L e 317 ± 216 ng/L. La colorazione immunoistochimica per i linfociti CD3+ ha rivelato una densità di 53,9 ± 32,5/500 μm nell’epitelio e 71 ± 27,1/10000 μm2 nella lamina propria. L’analisi statistica ha mostrato una correlazione positiva tra linfociti CD3+ nell’epitelio e nella lamina propria ed una riduzione significativa della cobalamina sierica nei soggetti con infiltrazione epiteliale di grado elevato rispetto a quelli con infiltrazione lieve. Discussione - La ricerca conferma la bassa specificità/sensibilità dell’endoscopia e delle indagini di laboratorio per la diagnosi di IBD nel cane. I risultati documentano per la prima volta l’esistenza di una correlazione inversa tra la densità dei linfociti CD3+ dell’epitelio duodenale ed i livelli sierici di cobalamina nei cani affetti da IBD.
Titolo: | Comparazione tra reperti laboratoristici, caratteristiche endoscopiche e distribuzione dei linfociti CD3+ nella mucosa duodenale in 45 cani con diagnosi clinica ed istologica di malattia infiammatoria intestinale |
Autore/i: | PIETRA, MARCO; E. Nanni; PELI, ANGELO; MORINI, MARIA; BRESCIANI, FRANCESCA; FAMIGLI BERGAMINI, PAOLO; C. Zizzadoro |
Autore/i Unibo: | |
Anno: | 2013 |
Rivista: | |
Abstract: | Introduzione e scopo del lavoro - L’impiego dell’immunoistochimica ha messo in luce il ruolo patogenetico di vari meccanismi immunologici connessi con l’entità e la distribuzione dell’infiltrato linfocitario intestinale nell’IBD del cane. Lo scopo del presente lavoro è stato quello di valutare la relazione tra i valori sierici di folati e di cobalamina, i rilievi endoscopici e la densità dei linfociti CD3+ a livello intraepiteliale e di lamina propria. Materiali e metodi - Lo studio è stato condotto su 45 cani portatori di IBD nei quali sono state valutate le concentrazioni sieriche dei folati e della cobalamina, il quadro endoscopico e la distribuzione del linfociti CD3+ nello strato epiteliale e nella lamina propria della mucosa duodenale con colorazioni immunoistochimiche. Risultati - I valori sierici dei folati e della cobalamina sono stati pari rispettivamente a 7,91 ± 5,18 μg/L e 317 ± 216 ng/L. La colorazione immunoistochimica per i linfociti CD3+ ha rivelato una densità di 53,9 ± 32,5/500 μm nell’epitelio e 71 ± 27,1/10000 μm2 nella lamina propria. L’analisi statistica ha mostrato una correlazione positiva tra linfociti CD3+ nell’epitelio e nella lamina propria ed una riduzione significativa della cobalamina sierica nei soggetti con infiltrazione epiteliale di grado elevato rispetto a quelli con infiltrazione lieve. Discussione - La ricerca conferma la bassa specificità/sensibilità dell’endoscopia e delle indagini di laboratorio per la diagnosi di IBD nel cane. I risultati documentano per la prima volta l’esistenza di una correlazione inversa tra la densità dei linfociti CD3+ dell’epitelio duodenale ed i livelli sierici di cobalamina nei cani affetti da IBD. |
Data prodotto definitivo in UGOV: | 2014-03-06 18:39:53 |
Appare nelle tipologie: | 1.01 Articolo in rivista |