La cartografia dei suoli rappresenta uno strumento essenziale per mantenere sostenibile la loro produttività e per concorrere al consolidamento delle rese delle aziende agricole. Per giungere a tale scopo risulta necessario integrare e correlare lo studio ambientale alle più specifiche indagini pedologiche e chimico-fisiche; ne deriva così un approfondito quadro conoscitivo del grado di sensibilità e di vulnerabilità dei suoli di un determinato territorio. La carta dei suoli, così concepita, costituisce un importante documento da cui estrarre informazioni che, considerate nel loro insieme od integrate con altri dati, permettono di "costruire" documenti derivati di più facile comprensione ed applicazione; è il caso della carta di orientamento pedologico dei suoli allo spargimento dei liquami zootecnici prevista dal Piano Regionale del Veneto di risanamento delle acque e dalle relative norme attuative. Le norme tecniche previste dal piano per lo spargimento dei liquami tengono conto di fattori limitanti riguardanti contemporaneamente caratteri interni ed esterni ai suoli; ne consegue il trattamento di un numero elevato di informazioni sia di tipo areale, puntuale e tabellare tale da richiederne la gestione mediante idoneo sistema informativo geografico. Nel caso specifico dell'area centro-meridionale della Provincia di Venezia ad ogni unità pedologica omogenea rappresentata nella carta dei suoli alla scala 1:20.000 è stato attribuito un valore ponderato in funzione della matrice sotto riportata e prevista dalla normativa dGRV n. 615/96. Per quanto riguarda il territorio esaminato fra i fattori limitanti lo spargimento dei liquami zootecnici vengono considerati quelli riguardanti le caratteristiche dei suoli; non vengono invece considerati quelli riguardanti le caratteristiche ambientali (rocciosità, pietrosità, acclività, ecc.) in quanto non valutabili nel contesto territoriale in cui si è operato. In corrispondenza di aree fortemente depresse le classi di attitudine precedentemente ricavate vengono penalizzate di una classe. Per ogni tipo di suolo si considerano quindi tutte le caratteristiche richieste dalla matrice stessa; la classe di attitudine finale di appartenenza sarà definita dal parametro limitante più elevato. Ad esempio, se un suolo ricade nella classe "adatti" per le sue caratteristiche relative alla presenza di torba, di crepacciature superficiale e di scheletro, nella classe "moderatamente adatti" per la profondità dello strato permeabile e nella classe "poco adatti" per la tessitura ed il drenaggio interno, queste ultime caratteristiche condizioneranno l'orientamento pedologico allo spargimento dei liquami zootecnici di quel suolo nella classe "poco adatti".

Lorito S., Vianello G., Basso B., Bassan V. (2005). Sistema informativo geografico e pedologico finalizzato allo studio dell'attitudine dei suoli allo spargimento di liquami zootecnici. BOLLETTINO DELLA SOCIETA' ITALIANA DELLA SCIENZA DEL SUOLO, 1-2, 77-83.

Sistema informativo geografico e pedologico finalizzato allo studio dell'attitudine dei suoli allo spargimento di liquami zootecnici

LORITO, SAMANTHA;VIANELLO, GILMO;
2005

Abstract

La cartografia dei suoli rappresenta uno strumento essenziale per mantenere sostenibile la loro produttività e per concorrere al consolidamento delle rese delle aziende agricole. Per giungere a tale scopo risulta necessario integrare e correlare lo studio ambientale alle più specifiche indagini pedologiche e chimico-fisiche; ne deriva così un approfondito quadro conoscitivo del grado di sensibilità e di vulnerabilità dei suoli di un determinato territorio. La carta dei suoli, così concepita, costituisce un importante documento da cui estrarre informazioni che, considerate nel loro insieme od integrate con altri dati, permettono di "costruire" documenti derivati di più facile comprensione ed applicazione; è il caso della carta di orientamento pedologico dei suoli allo spargimento dei liquami zootecnici prevista dal Piano Regionale del Veneto di risanamento delle acque e dalle relative norme attuative. Le norme tecniche previste dal piano per lo spargimento dei liquami tengono conto di fattori limitanti riguardanti contemporaneamente caratteri interni ed esterni ai suoli; ne consegue il trattamento di un numero elevato di informazioni sia di tipo areale, puntuale e tabellare tale da richiederne la gestione mediante idoneo sistema informativo geografico. Nel caso specifico dell'area centro-meridionale della Provincia di Venezia ad ogni unità pedologica omogenea rappresentata nella carta dei suoli alla scala 1:20.000 è stato attribuito un valore ponderato in funzione della matrice sotto riportata e prevista dalla normativa dGRV n. 615/96. Per quanto riguarda il territorio esaminato fra i fattori limitanti lo spargimento dei liquami zootecnici vengono considerati quelli riguardanti le caratteristiche dei suoli; non vengono invece considerati quelli riguardanti le caratteristiche ambientali (rocciosità, pietrosità, acclività, ecc.) in quanto non valutabili nel contesto territoriale in cui si è operato. In corrispondenza di aree fortemente depresse le classi di attitudine precedentemente ricavate vengono penalizzate di una classe. Per ogni tipo di suolo si considerano quindi tutte le caratteristiche richieste dalla matrice stessa; la classe di attitudine finale di appartenenza sarà definita dal parametro limitante più elevato. Ad esempio, se un suolo ricade nella classe "adatti" per le sue caratteristiche relative alla presenza di torba, di crepacciature superficiale e di scheletro, nella classe "moderatamente adatti" per la profondità dello strato permeabile e nella classe "poco adatti" per la tessitura ed il drenaggio interno, queste ultime caratteristiche condizioneranno l'orientamento pedologico allo spargimento dei liquami zootecnici di quel suolo nella classe "poco adatti".
2005
Lorito S., Vianello G., Basso B., Bassan V. (2005). Sistema informativo geografico e pedologico finalizzato allo studio dell'attitudine dei suoli allo spargimento di liquami zootecnici. BOLLETTINO DELLA SOCIETA' ITALIANA DELLA SCIENZA DEL SUOLO, 1-2, 77-83.
Lorito S.; Vianello G.; Basso B.; Bassan V.
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