La maggior parte dei lettori del Purgatorio vedono in Catone una figura della perfezione umana e della santità cui Dante autore tributerebbe un’ammirazione senza riserve. Ponendosi nel solco di una linea interpretativa minoritaria ma autorevole, l’articolo propone una diversa lettura dei primi due canti del Purgatorio che, senza negare il valore della virtù incarnata dall’Uticense, ne riconosce anche i limiti. Sono i limiti di una concezione etica che, per quanto eroica, trascura l’importanza della sfera affettiva, relazionale e pulsionale, precludendosi così l’autentica comprensione dell’esperienza salvifica in cui Dante e Virgilio sono impegnati. Secondo questa lettura, è in particolare l’incontro con Stazio ad articolare la smentita delle leggi di cui Catone si fa paladino, e a consentirci di leggere in una nuova luce la tensione dialettica che si insatura, nell’Antipurgatorio, fra i valori di cui è portatore il ‘veglio’ e quelli che si esprimono dapprima nelle parole che Virgilio gli rivolge e, in seguito, nel canto di Casella.
Angelo M., M. (2014). Quel che Catone non sa. Per una nuova lettura di Purgatorio I e II. STUDI E PROBLEMI DI CRITICA TESTUALE, 89, 111-149.
Quel che Catone non sa. Per una nuova lettura di Purgatorio I e II
MANGINI, ANGELO MARIA
2014
Abstract
La maggior parte dei lettori del Purgatorio vedono in Catone una figura della perfezione umana e della santità cui Dante autore tributerebbe un’ammirazione senza riserve. Ponendosi nel solco di una linea interpretativa minoritaria ma autorevole, l’articolo propone una diversa lettura dei primi due canti del Purgatorio che, senza negare il valore della virtù incarnata dall’Uticense, ne riconosce anche i limiti. Sono i limiti di una concezione etica che, per quanto eroica, trascura l’importanza della sfera affettiva, relazionale e pulsionale, precludendosi così l’autentica comprensione dell’esperienza salvifica in cui Dante e Virgilio sono impegnati. Secondo questa lettura, è in particolare l’incontro con Stazio ad articolare la smentita delle leggi di cui Catone si fa paladino, e a consentirci di leggere in una nuova luce la tensione dialettica che si insatura, nell’Antipurgatorio, fra i valori di cui è portatore il ‘veglio’ e quelli che si esprimono dapprima nelle parole che Virgilio gli rivolge e, in seguito, nel canto di Casella.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.