Verso la fine del secolo XVII, quando la chimica stava per divenire una scienza moderna, l'interesse per i fiori si tradusse in esperimenti sistematici per cercare di carpire il segreto dei loro colori. Il chimico e naturalista piemontese Caro Ludovico Morozzo (1743-1804), noto per l’abbondante produzione di dati sperimentali, fu tra i primi italiani ad interessarsi della chimica dei fiori e della rugiada. Attivo nel periodo storico che vide il tramonto della teoria del flogisto di Georg Ernest Stahl (1660-1734) e il progressivo imporsi delle dottrine di Antoine Laurent Lavoisier (1743-1794), Morozzo, noto per altre ricerche pionieristiche, fu un personaggio discusso su cui gli storici emisero giudizi contrastanti.
M. Taddia (2005). Un chimico in giardino. SAPERE, 71(6), 34-38.
Un chimico in giardino.
TADDIA, MARCO
2005
Abstract
Verso la fine del secolo XVII, quando la chimica stava per divenire una scienza moderna, l'interesse per i fiori si tradusse in esperimenti sistematici per cercare di carpire il segreto dei loro colori. Il chimico e naturalista piemontese Caro Ludovico Morozzo (1743-1804), noto per l’abbondante produzione di dati sperimentali, fu tra i primi italiani ad interessarsi della chimica dei fiori e della rugiada. Attivo nel periodo storico che vide il tramonto della teoria del flogisto di Georg Ernest Stahl (1660-1734) e il progressivo imporsi delle dottrine di Antoine Laurent Lavoisier (1743-1794), Morozzo, noto per altre ricerche pionieristiche, fu un personaggio discusso su cui gli storici emisero giudizi contrastanti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


