Il 16 dicembre 2005 la Commissione Europea ha presentato al Consiglio la proposta di un regolamento che rende obbligatoria l'indicazione del paese di origine per alcuni prodotti importati nella Ue. Essa fa parte della strategia volta a contrastare la concorrenza sleale causata dal dumping sociale ed ambientale che caratterizza i processi produttivi dell'economia cinese, i cui costi sono ridottissimi a causa dello sfruttamento dei lavoratori e della debole normativa di tutela dell'ambiente. Una delle finalità del marchio di origine europeo è, infatti, quella di rendere più trasparente il mercato, attraverso una più completa informazione al consumatore, il quale, sapendo di acquistare un prodotto «Made in China» avrà modo di collegarlo con i bassi standard produttivi che spesso caratterizzano il sistema economico di quel paese, valutando le implicazioni etiche del suo acquisto ed evitando di incorrere in un errore sulle effettive qualità e proprietà della merce comprata. L'articolo è volto a presentare le caratteristiche principali del marchio di origine, introdotto su iniziativa italiana, e a sollecitare il sistema Italia a non mollare la presa per far sì che la proposta venga rapidamente adottata dal Consiglio dell'Unione europea, e la disciplina di esecuzione sia prontamente e adeguatamente apprestata.
Elisa Baroncini (2006). Made in Europe: un successo tutto italiano – Ora non bisogna mollare la presa. QN ECONOMIA & POLITICA, II, 2-3.
Made in Europe: un successo tutto italiano – Ora non bisogna mollare la presa
BARONCINI, ELISA
2006
Abstract
Il 16 dicembre 2005 la Commissione Europea ha presentato al Consiglio la proposta di un regolamento che rende obbligatoria l'indicazione del paese di origine per alcuni prodotti importati nella Ue. Essa fa parte della strategia volta a contrastare la concorrenza sleale causata dal dumping sociale ed ambientale che caratterizza i processi produttivi dell'economia cinese, i cui costi sono ridottissimi a causa dello sfruttamento dei lavoratori e della debole normativa di tutela dell'ambiente. Una delle finalità del marchio di origine europeo è, infatti, quella di rendere più trasparente il mercato, attraverso una più completa informazione al consumatore, il quale, sapendo di acquistare un prodotto «Made in China» avrà modo di collegarlo con i bassi standard produttivi che spesso caratterizzano il sistema economico di quel paese, valutando le implicazioni etiche del suo acquisto ed evitando di incorrere in un errore sulle effettive qualità e proprietà della merce comprata. L'articolo è volto a presentare le caratteristiche principali del marchio di origine, introdotto su iniziativa italiana, e a sollecitare il sistema Italia a non mollare la presa per far sì che la proposta venga rapidamente adottata dal Consiglio dell'Unione europea, e la disciplina di esecuzione sia prontamente e adeguatamente apprestata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.