Il saggio muove da una definizione della violenza come contingenza – ovvero, come corporeità e moralità – considerata come l’essenza dell’uomo e strumentale a essa. Si sottolinea come il rapporto tra violenza e politica è stato compreso dalle principali tradizioni del pensiero politico moderno: razionalismo, dialettica e pensiero negativo. Infine, si mostra che la principale istituzione politica moderna, lo Stato, non è più in grado di neutralizzare la violenza e che questa permea l’intero corpo sociale, economico e politico in forme tanto nuove quanto vecchie.
C. Galli (2012). Nuove figure della violenza. ANNUARIO FILOSOFICO, 28, 216-225.
Nuove figure della violenza
GALLI, CARLO
2012
Abstract
Il saggio muove da una definizione della violenza come contingenza – ovvero, come corporeità e moralità – considerata come l’essenza dell’uomo e strumentale a essa. Si sottolinea come il rapporto tra violenza e politica è stato compreso dalle principali tradizioni del pensiero politico moderno: razionalismo, dialettica e pensiero negativo. Infine, si mostra che la principale istituzione politica moderna, lo Stato, non è più in grado di neutralizzare la violenza e che questa permea l’intero corpo sociale, economico e politico in forme tanto nuove quanto vecchie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


