I rapporti ecumenici tra Chiesa cattolica e Chiese ortodosse risentono delle difficoltà legate all’interpretazione della nozione di territorio canonico, principio utilizzato in passato come baluardo dalle Chiese ortodosse e dal Patriarcato di Mosca con il preciso intento di limitare - se non debellare – il proselitismo della Confessione cattolica nei territori dell’Est Europa e della Federazione russa. Ma l’intenso flusso migratorio che da Est sposta verso l’Occidente europeo milioni di persone, impone oggi alle Chiese ortodosse autocefale dell’Est Europa di creare ad Ovest proprie strutture. Bisogna perciò reimpostare i rapporti tra le confessioni religiose attraverso l’ecumenismo, anche per consentire alle confessioni cristiane di contrastare il diffondersi di nuovi culti; occorre impedire il prevalere negli Stati occidentali di valori sempre più laici e lontani dalla tradizione cristiana. Queste le ragioni del necessario dialogo tra cattolici e ortodossi volto a superare gli antichi dissidi, nel tentativo di creare un fronte comune contro la secolarizzazione. È uno dei compiti possibili del nuovo pontificato. The ecumenical relations between the Catholic and Orthodox Churches are affected by the difficulties related to the interpretation of the notion of canonical territory, principle used in the past as a bastion by the Orthodox Churches and the Moscow Patriarchate with the specific intent to limit - if not eliminate - the proselytizing of Catholic confession in the territories of Eastern Europe and the Russian Federation. But the intense migratory flow that moves million people from the East to the West European, now requires the autocephalous Orthodox Churches of Eastern Europe to create their own organisational strucutres in the West. Therefore it is necessary to reset the relations between faiths through ecumenism, to enable the Christian confessions to counter the spread of new cults; it is necessary to prevent the dominance of Western increasingly secular values far from the Christian tradition. These are the reasons for the necessary dialogue between Catholics and Orthodox, aimed at bridging the ancient quarrels, in an attempt to create a common front against secularization .This is one of the possible tasks of the new pontificate.

F. Botti (2013). La transizione dell’Est Europa verso la libertà religiosa. STATO, CHIESE E PLURALISMO CONFESSIONALE, 31/2013, 1-38 [10.13130/1971-8543/3231].

La transizione dell’Est Europa verso la libertà religiosa

BOTTI, FEDERICA
2013

Abstract

I rapporti ecumenici tra Chiesa cattolica e Chiese ortodosse risentono delle difficoltà legate all’interpretazione della nozione di territorio canonico, principio utilizzato in passato come baluardo dalle Chiese ortodosse e dal Patriarcato di Mosca con il preciso intento di limitare - se non debellare – il proselitismo della Confessione cattolica nei territori dell’Est Europa e della Federazione russa. Ma l’intenso flusso migratorio che da Est sposta verso l’Occidente europeo milioni di persone, impone oggi alle Chiese ortodosse autocefale dell’Est Europa di creare ad Ovest proprie strutture. Bisogna perciò reimpostare i rapporti tra le confessioni religiose attraverso l’ecumenismo, anche per consentire alle confessioni cristiane di contrastare il diffondersi di nuovi culti; occorre impedire il prevalere negli Stati occidentali di valori sempre più laici e lontani dalla tradizione cristiana. Queste le ragioni del necessario dialogo tra cattolici e ortodossi volto a superare gli antichi dissidi, nel tentativo di creare un fronte comune contro la secolarizzazione. È uno dei compiti possibili del nuovo pontificato. The ecumenical relations between the Catholic and Orthodox Churches are affected by the difficulties related to the interpretation of the notion of canonical territory, principle used in the past as a bastion by the Orthodox Churches and the Moscow Patriarchate with the specific intent to limit - if not eliminate - the proselytizing of Catholic confession in the territories of Eastern Europe and the Russian Federation. But the intense migratory flow that moves million people from the East to the West European, now requires the autocephalous Orthodox Churches of Eastern Europe to create their own organisational strucutres in the West. Therefore it is necessary to reset the relations between faiths through ecumenism, to enable the Christian confessions to counter the spread of new cults; it is necessary to prevent the dominance of Western increasingly secular values far from the Christian tradition. These are the reasons for the necessary dialogue between Catholics and Orthodox, aimed at bridging the ancient quarrels, in an attempt to create a common front against secularization .This is one of the possible tasks of the new pontificate.
2013
F. Botti (2013). La transizione dell’Est Europa verso la libertà religiosa. STATO, CHIESE E PLURALISMO CONFESSIONALE, 31/2013, 1-38 [10.13130/1971-8543/3231].
F. Botti
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