La Società Anonima per Azioni Curti S.A. (poi divenuta Curtisa), fondata a Bologna nel 1929, fu tra le prime aziende italiane ad intraprendere la costruzione degli infissi in ferro, in un’epoca in cui le richieste del mercato erano nella quasi totalità orientate verso l'infisso in legno. Tra gli anni ’30 e ’70, la ditta divenne leader a livello nazionale ed internazionale nella produzione di infissi e serrande metalliche. Il prodotto di punta dell’azienda fu il ferrofinestra (marchio registrato), che si configurava come una evoluzione dei semplici profili in ferro ottocenteschi, poiché non richiedeva assemblaggi, semplificava le operazioni di montaggio, riduceva il peso dell’infisso, ne garantiva l’indeformabilità, ne aumentava la durabilità ed incombustibilità, limitava i fenomeni ossidativi e, a differenza dei più tradizionali profili lignei, assottigliava le membrature. Grazie alle possibilità raggiunte con l'innovativo prodotto, ovvero l'opportunità di fornire svariati sistemi di chiusura dotati di grande versatilità, la Curti S.A. riuscì ad affermarsi, realizzando numerose forniture per alcuni tra i più noti edifici degli anni’30, quali la Facoltà di Ingegneria di Bologna (1932-1935), l’Ex Palazzo GIL di Forlì (1933-1935), il Palazzo della Civiltà Italiana all’Eur (1938-1953).
Giorgia Predari, Giorgia Piraccini (2013). Curtisa. La produzione del ferrofinestra, 1930-1950. SCUOLA OFFICINA, 2/2013(luglio-dicembre), 10-15.
Curtisa. La produzione del ferrofinestra, 1930-1950
PREDARI, GIORGIA;
2013
Abstract
La Società Anonima per Azioni Curti S.A. (poi divenuta Curtisa), fondata a Bologna nel 1929, fu tra le prime aziende italiane ad intraprendere la costruzione degli infissi in ferro, in un’epoca in cui le richieste del mercato erano nella quasi totalità orientate verso l'infisso in legno. Tra gli anni ’30 e ’70, la ditta divenne leader a livello nazionale ed internazionale nella produzione di infissi e serrande metalliche. Il prodotto di punta dell’azienda fu il ferrofinestra (marchio registrato), che si configurava come una evoluzione dei semplici profili in ferro ottocenteschi, poiché non richiedeva assemblaggi, semplificava le operazioni di montaggio, riduceva il peso dell’infisso, ne garantiva l’indeformabilità, ne aumentava la durabilità ed incombustibilità, limitava i fenomeni ossidativi e, a differenza dei più tradizionali profili lignei, assottigliava le membrature. Grazie alle possibilità raggiunte con l'innovativo prodotto, ovvero l'opportunità di fornire svariati sistemi di chiusura dotati di grande versatilità, la Curti S.A. riuscì ad affermarsi, realizzando numerose forniture per alcuni tra i più noti edifici degli anni’30, quali la Facoltà di Ingegneria di Bologna (1932-1935), l’Ex Palazzo GIL di Forlì (1933-1935), il Palazzo della Civiltà Italiana all’Eur (1938-1953).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.