A Evelina Tarroni si deve uno dei più importanti contributi di analisi critica in Italia sul tema della cinematografia per ragazzi. A partire dagli anni Cinquanta, guardando da una parte all’esperienza inglese di Mary Field e del CEF (Children Entertainment Film), dall’altra alla Filmologia definita da Cohen-Sehat come campo di studi e di ricerche sul “fenomeno cinema”, La Tarroni cerca di definire una “Filmologia pedagogica”in grado di guardare la cinematografia per l’infanzia sulla base di rigorose categorie estetiche e linguistiche. Una sfida culturale difficile in anni in cui il cinema era visto soprattutto come un nemico dell’educazione e da cui proteggere l’infanzia. Ma il problema dell’identità della cinematografia per ragazzi è tutt’ora aperto.
Roberto Farné (2013). Identità pedagogica della cinematografia per l'infanzia. L'esperienza inglese di Mary Field e quella di Evelina Tarroni in Italia: per una pedagogia del cinema. ORIENTAMENTI PEDAGOGICI, 60(3), 637-649.
Identità pedagogica della cinematografia per l'infanzia. L'esperienza inglese di Mary Field e quella di Evelina Tarroni in Italia: per una pedagogia del cinema
FARNE', ROBERTO
2013
Abstract
A Evelina Tarroni si deve uno dei più importanti contributi di analisi critica in Italia sul tema della cinematografia per ragazzi. A partire dagli anni Cinquanta, guardando da una parte all’esperienza inglese di Mary Field e del CEF (Children Entertainment Film), dall’altra alla Filmologia definita da Cohen-Sehat come campo di studi e di ricerche sul “fenomeno cinema”, La Tarroni cerca di definire una “Filmologia pedagogica”in grado di guardare la cinematografia per l’infanzia sulla base di rigorose categorie estetiche e linguistiche. Una sfida culturale difficile in anni in cui il cinema era visto soprattutto come un nemico dell’educazione e da cui proteggere l’infanzia. Ma il problema dell’identità della cinematografia per ragazzi è tutt’ora aperto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.